La donna 92enne. Peg posizionata correttamente

La storia della  donna 92enne che aveva chiesto aiuto alla Assl per far venire a casa un medico che potesse cambiare la Peg difettosa, ha un finale diverso. Pur trattandosi di un problema in apparenza semplice, la rimozione della cannula intra gastrica che permette ad un paziente la nutrizione, l’azienda aveva chiesto ai familiari di portare la donna presso una adeguata struttura sanitaria. La donna, da quanto scrisse una figlia, era però intrasportabile, perché costretta a letto, con respiratore artificiale, la stessa Peg e anche il catetere. Il suo trasporto verso un ospedale, appre abbastanza complicato.

La notizia esce anche sul giornale e attira l’attenzione di un medico motociclista laziale che si trova in vacanza con la sua moto nel nuorese. Sollecitato dai suo amici motociclisti, risponde all’appello dei familiari e si reca egli stesso a casa della donna. Sostituisce la Peg deteriorata e mette la nuova. Le polemiche sul gesto, di assoluta e sincera umanità, arrivano subito per voce dell’assessore Biancareddu che emette un comunicato durissimo nel quale chiede le dimissioni volontarie della direttrice sanitaria dell’ASSL, la dott.ssa Virdis e del primario dell’area chirurgica della Assl, il dott. Luigi Presenti.

“Qualora non arrivassero, le chiederemo noi stessi”, aggiunse Biancareddu.

Passati due giorni, la donna 92enne accusa dei malori. Si pensa immediatamente alle conseguenze della Peg non posizionata correttamente. La donna, per quanto intrasportabile, viene portata comunque presso il P.S. del Paolo Dettori di Tempio.

Le peripezie per il trasporto della donna 92 enne al Pronto Soccorso.

Prima di approfondire la notizia sulla Peg  messa bene o male, raccontiamo anche questa assurda situazione creatasi subito dopo che la famiglia cerca un mezzo idoneo al trasporto della donna 92enne al Paolo Dettori.

La sede della protezione Civile Alta Gallura – foto galluranews

La famiglia chiama la Protezione Civile di Tempio,  disponibile col mezzo. In andata nessun problema, al ritorno succede di tutto. Il mezzo del 118 protezione civile non è disponibile. La piccola autoambulanza è troppo piccola per questo intervento. Nell’ordine, la famiglia presa da un evidente e giustificato sconforto, chiama nell’ordine Calangianus che non risponde, Viddalba e Valledoria che aveva i mezzi impegnati. Badesi, ugualmente impegnata, resta Sedini che risponde alla chiamata e viene a prelevare  la signora per il suo ritorno a casa. La barella, quella a cucchiaio, richiede l’ausilio di 6 uomini, non è un intervento di routine.

Un medico della Chirurgia di Tempio,  al P.S. si accerta che la Peg è posizionate perfettamente e il malore accusato dalla donna, è una improvvisa acidità che provoca bruciori. Nessuna scorretta manovra, dunque, da parte del medico motociclista su cui, sui social, già si scatenano i contrari. Quasi si trattasse di un improvvisato pivello, un incauto sanitario. Niente di tutto questo. L’antiacido viene iniettato con una siringa che non si trova, al momento nel P.S., ma viene recuperata e il farmaco anti acido finalmente somministrato. La donna si riprende e, dopo lò’arrivo dell’autoambulanza da Sedini, ritorna a casa.

Biancareddu, “La verità sulla donna 92enne, in risposta agli attacchi contro di me.

« Mi pare opportuno, alla luce di quanto emerso, che parlare della donna a cui si doveva cambiare una Peg non sia proprio conveniente per chi appena ieri parlava di errori nella manovra di inserimento. Meglio che si taccia prima di emettere sentenze. Quasi si provi piacere  a parlare di una donna 92enne, con seri problemi. L’intervento provvidenziale di un medico coscienzioso, ha portato a soluzione, questo piaccia o meno. 

Vorrei esprimere la mia su quanto apparso sul giornale di oggi. Ho letto  della dichiarazione del Dott. Cillara, presidente dell’associazione chirurghi italiani. Intanto tale e quale alla dichiarazione su facebook del Dottor Presenti. Chi ha scritto la dichiarazione? Cillara o lo stesso Presenti? Sono identiche. Quel che intendo ribadire è che finalmente, dopo 5 anni di lotte per il Paolo Dettori, qualche medico oggi esce allo scoperto. Addirittura il Presidente Nazionale che si accorge che esistiamo. Per quanto riguarda il nostro ospedale, personalmente il Dottor Cillara rappresenta meno di niente. Io non ho mai attaccato alcun chirurgo in particolare e sarebbe buona norma che le mie dichiarazioni vengano lette in maniera corretta. Altra cosa, io da ex sindaco, da ex vice presidente della commissione sanitaria, oggi da assessore regionale, faccio gli interessi della collettività. Ho il diritto/dovere di occuparmi di qualsiasi problematica del territorio, in particolare della sanità della quale sono anni che mi occupo e preoccupo. 

Si metta il cuore in pace, chi ha voluto rispondermi con toni accesi, certo non temo né il presidente dell’associazione chirurghi italiani né tanto meno chi ne risponde sul territorio. Se vogliono collaborare, saranno ben accetti. Ma non vendano le premialità che non ci sono per quanto attiene alla chirurgia. A Tempio, per ora è chiusa. Mi auguro che il reparto di Tempio venga aperto nella sua operatività come prima, anzi meglio di prima. Mi auguro inoltre che si smetta di fare tribunali su facebook per inchiodare a turno ora me, domani un altro. Ognuno si assuma la propria responsabilità per il bene del territorio e soprattutto per quello dell’ospedale di Tempio».

 

 

 

 

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