Discrepanze? Quali sarebbero le fonti di certe posizioni politiche?

Discrepanze? Quale attenuante può esserci in una sanità che accoglie una donna in travaglio solo all’ultimo istante e si giustifica che “avrebbe fatto il proprio dovere”? Ma ha letto attentamente il referente del comune il racconto nei dettagli? Ha capito che tra capo e collo una donna in dieci minuti ha messo al mondo il suo secondogenito col solo aiuto della suocera? La suocera era sola a casa e senza nessun aiuto, non guida, non ha mezzi o persone che la possano aiutare. Alla telefonata le è stato risposto che ” ci vuole del tempo”, da parte di una addetta al servizio che conosce bene la dinamica soggettiva di ogni parto. Per non dire della frase ” l’elisoccorso costa 10.000€ a volo. Ma cosa c’entrava?

Come può il referente comunale affermare che bisogna sapere cosa dice la Assl che si giustificherà poiché è obbligata ad attenersi alle regole e al rispetto della normativa vigente.

«Caro sindaco, o vice, ha capito che quel parto poteva costare la vita ad una giovane madre e al suo bambino? Ma davvero lei accetterebbe una così vergognosa situazione con la fascia tricolore addosso?».

Spero che la denuncia che sarà inoltrata al più preso dalla giovane madre faccia luce sulle responsabilità di una sanità che abbandona il popolo in nome di una vera sudditanza al regime e a questa dittatura sanitaria che non ha mai avuto precedenti di tale esecrabile portata.

Interessante sarebbe conoscere le fonti di certe affermazioni delle quali, come chiaro, il referente ha preso visione. Non ci sono alternative: o è quella diretta che si evince dal racconto della nonna oppure l’altra che arriva dal presidio ospedaliero. Chieda piuttosto ai dipendenti del 118 che hanno trovato in casa una situazione senza precedenti e un bimbo appena nato. I fatti, egregio vice sindaco, solo quelli parlano e poco conta chi e cosa abbia risposto alla nonna. Di tale aspetto, se ne occuerà l’indagine post denuncia.

 

Le discrepanze sono quelle di una sanità inaccettabile

Le discrepanze sono quelle di una situazione devastante di cui oggi anche il referente si rende conto ma che proviene da anni e anni di dolori e lacrime nella sanità tempiese. La prudenza, atteggiamento che distanzia sempre di più questa attuale politica dalla gente, è solo una comodità nei termini, degna del linguaggio moscio e senza spessore di chi pratica la politica a tutti i livelli. 

Non occorrono grandi capacità ma solo maggiori conoscenze, certo non dell’ultim’ora, per capire che il fatto accaduto ieri l’altro, è solo un episodio gravissimo sul quale il referente avrebbe il dovere di prendere una posizione netta e irremovibile. Non serve aspettare una relazione da parte di chi ha solo una metà della vicenda in mano. 

Assicuratevi pure tutte le poltrone che volete, fate sempre i convenevoli a chi ci ha condotti a questo stato, ma non provate a fermare la verità dei fatti accaduti. Non ci sono discrepanze e la prudenza è solo un atto servile che va contro il popolo e contro gli interessi della comunità gallurese.

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