Elezioni amministrative, saranno tre mesi roventi.

Le elezioni amministrative di Tempio del prossimo maggio 2020, saranno decisamente precedute da una campagna elettorale infuocata. Rispetto alle passate elezioni, infatti, si aspettano diverse liste che si contenderanno l’amministrazione del quinquennio 2020/2025. Se ne attendono almeno 4 ma c’è chi parla addirittura di 5 liste civiche. Era già successo che nelle aspettative ve ne fossero diverse ma alla fine è sempre prevalsa la logica degli apparentamenti, decisamente forieri di maggiori chanches. Stavolta, però, tutto sembra volgere in  candidati che confluiranno in più coalizioni che frantumeranno i consensi e spaccheranno, già successo, nuclei familiari e parentali.

Gianni Addis

Come già annunciato,  sarà Gianni Addis il candidato sindaco della coalizione uscente, dalla quale mancherà qualcuno ma a cui si sono aggiunti pezzi della minoranza attuale e altri nomi “forti”.

Angelo Cossu

In questi ultimi mesi si intensificano gli incontri e i movimenti dei vari gruppi che hanno già –  qualcuno – nomi e apparentamenti.

Primo quello di Tempio Comune che, quasi sicuramente, avrà candidato sindaco Vittorio Masu, un passato Margherita, PD, poi uscito dal partito. A suo vantaggio, una esperienza da consigliere comunale e una anche da consigliere provinciale nella defunta (ancora per poco), provincia Gallura. In questa lista, sicure anche Alessandra Amic, Daniela Lattuneddu e anche altri nomi dei 5 stelle.

Vittorio Masu

Nuova prospettiva è invece la lista che annovera alcuni nomi importanti della politica locale, quali Comerci, Angelo Cossu e il redivivo Giovanni Tendas del quale, tuttavia, non si conoscono ancora le intenzioni su una eventuale candidatura.  Si parla di Cossu come del futuro aspirante primo cittadino. La lista, di centro sinistra, annovera anche altri personaggi nuovi e alcuni noti. Una coalizione che si annuncia forte e che tenta, oggi, di dialogare con Vittorio Masu per una eventuale reunion. C’è da vedere chi si tirerà indietro perché due polli nello stesso pollaio non vivono in perfetto accordo.

Elezioni amministrative con 4 o 5 liste?

Marcello Doneddu

Si parla anche di una quarta lista dal nome Tempio per Tempio, di cui però poco si conosce se non per la presenza di un altro ex consigliere, Marcello Doneddu. Si sa che sono anche loro al lavoro per un programma e per ricercare figure carismatiche per la formazione di una lista credibile e sicuramente in controtendenza rispetto alle altre.

Altro possibile schieramento, ma la notizia è solo frutto di voci e niente più, potrebbe essere quello con l’ex Salvatore Sassu, reduce da anni di consiglio con passate amministrazioni, sia come assessore che come consigliere di minoranza (giunta Frediani).

Sulla carta, dunque, appaiono tante le coalizioni e sarà anche difficile recuperare nomi da inserire per rendere competitiva la loro intrapresa.

Elezioni nel pieno della decadenza di una città 

L’agonia della città, sotto gli occhi di tutti, è fin troppo evidente;  non basteranno certo impegno e dedizione dei futuri amministratori a sovvertire l’infame decadenza in atto da tanto tempo. Il paradigma socio economico è devastato, la città è stretta nella morsa tra un retaggio di antica nobiltà e quello di una discesa negli inferi dovuto non solo a manifesta incapacità ma anche all’economicidio operato a livello europeo.

Non credo che bastino nomi e titoli accademici per cambiare il trend negativo. Bisogna operare nel piccolo, ripartendo dall’unità di intenti e da ciò che ancora è rimasto. Se la partenza di chi prenderà le redini della città, sarà quella della vendita dei beni pubblici, per risanare buche e deficienze delle scarsissime risorse, si agirà solo in attesa della totale distruzione.

Non lo ha capito la destra, o meglio, lo ha capito fin troppo bene, e ancor meno lo ha capito la “presunta” sinistra che ormai è nel declivio del liberismo peggio della destra. Destra e sinistra, allo stato attuale sono solo geografia e direzione.

Chiunque vinca e andrà ad amministrare pensi che il Carnevale è finito così come il suo effimero regno di sei giorni. La città deve vivere per i restanti 359.

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