Il narcisismo della cultura moderna, di Rita Brundu

Il narcisismo della cultura moderna. Un argomento già trattato da Rita Brundu, ex insegnante, pedagogista ed esperta di psicologia, ma che viene affrontato stavolta sotto una nuova angolazione.

Il narcisismo della cultura moderna

Tutti i bambini della cultura moderna crescono troppo in fretta, perché i genitori sono orgogliosi del loro sviluppo precoce e li pressano affinché raggiungano risultati straordinari. E non si accettano fallimenti. Ma, in seguito, un bambino considerato ed abituato ad essere speciale, rifiuta di essere uguale agli altri. Così, soprattutto nel mondo occidentale orientato verso il successo materiale, il fallimento è un peccato enorme.

Si cresce troppo in fretta anche perché le madri hanno premura di disfarsi dei loro figli, magari per soddisfare altre realizzazioni personali. Ma la presenza della madre e il suo calore sono indispensabili per il bambino; così i loro bisogni entrano in conflitto. Il narcisismo della nostra cultura moderna privilegia l’appagamento personale con il successo nel lavoro, favorendo la mente a discapito dei sentimenti. Il problema è che, se non appaghiamo i bisogni dei bambini, li predisponiamo a diventare futuri narcisisti: proveranno un senso d’insoddisfazione che continuerà nell’età adulta, così come il senso di deprivazione e di carenza affettiva di cui hanno sofferto da piccoli.

Molto probabilmente reagiranno ponendo delle forti difese, che gli impediranno di sentire il dolore e la tristezza di questa mancata soddisfazione dei loro bisogni essenziali. Diventati adulti potranno reagire ricercando l’appagamento in un’attività frenetica, che li lascerà ancora più frustati. Le probabili soluzioni saranno allora la droga o un forte impegno nella lotta per il potere in modo da non avere tempo per provare nulla.

Il narcisismo della cultura moderna: il decadimento morale e la soddisfazione dei propri desideri

Individui narcisisti creano la cultura narcisistica, e la cultura narcisistica crea individui narcisisti.

Al giorno d’oggi c’è un maggior benessere materiale, ma la qualità della vita si è deteriorata. Ci si dà alla bella vita e la gente soddisfa facilmente i propri desideri: vestiti firmati, cene raffinate, discoteche, spiagge assolate, sesso a volontà…(il covid ha posto un blocco a tutto questo, ma poi si riprenderà magari con più foga di prima!). Spesso, basta avere soldi e si ottiene tutto: un individuo ambizioso ha tante occasioni per fare soldi.

La vita si è deteriorata: inquinamento dell’ambiente, sfruttamento della natura e…a causa della pressione della vita moderna, abbiamo anche poco tempo per riflettere (ma forse un altro lato positivo del covid è che ci sta costringendo a farlo!). Il decadimento morale della società si rileva nel proliferare di crimini, violenze e corruzione. Per molte persone sembra non ci siano dei limiti, tanto che perdono la propria responsabilità personale per quanto riguarda il benessere della società. Sta in questo l’atteggiamento narcisistico: negare le esigenze degli altri ma, in fondo, anche i propri bisogni più autentici. La persona narcisistica non ha rispetto per sé e per gli altri; plagiare e manipolare gli altri per opportunità ed interesse indica entrambe le cose. Anche in quest’emergenza covid, abbiamo purtroppo rilevato come gli interessi personali siano prevalsi su quelli di tutti gli altri: vari scandali ce lo stanno dimostrando.

Il narcisismo della cultura moderna: il successo, la cosa più importante

La filosofia del nostro tempo considera il successo la cosa più importante e, pur di ottenerlo, il fine giustifica i mezzi. Si è persa anche la dignità, poiché al posto di questo termine c’è quello di “potere”: a livello interiore, quest’ultimo è un tentativo di compensare un senso interiore di umiliazione come a dire “se ho potere nessuno oserà umiliarmi”.

Coloro che hanno dignità sono moralmente integri, e hanno rispetto per se stessi e per gli altri, con un comportamento adeguato al termine stesso. E’ una qualità che manca al narcisista, immerso in una frenesia dove non si ha tempo da perdere, perché il tempo è denaro; nella ricerca instancabile del piacere; dove il potere e la produttività superano tutti gli altri valori.

Il mondo odierno è stregato dalle immagini e i “modelli sono tenuti in grande considerazione, tanto che vengono imitati come se fossero personaggi superiori. Alla fine, l’importante è il “look”. Ma le immagini hanno solo un valore commerciale, poiché la loro popolarità è strettamente collegata al profitto che se ne può trarre. E al narcisista piace anche “la bella vita”, dove tutto ha il sapore dell’irrealtà, i posti da favola dove ci si possa dimenticare di se stessi; dove le luci, la musica e l’attività frenetica possano bombardare i sensi sopraffacendo la realtà stessa. E’ una ricerca di stimoli e sensazioni per vincere la mancanza di vere emozioni.

Ma credere che il potere possa risolvere i problemi dell’uomo è un’illusione, un’irrealtà. Neppure avere tanti soldi può risolvere i problemi dell’Umanità. L’Uomo, oggi, ha la presunzione di essere un Superman, di poter eliminare malattie, sconfiggere l’invecchiamento e la morte. E’, insomma, un megalomane che crede di essere un Dio, mentre non si accorge che è impossibile diventare onniscienti e che il potere non è sufficiente per influenzare il suo destino. Non si accorge di avere dei limiti, di essere mortale; finché non avrà l’accettazione e la comprensione di questo non sarà una persona vera, ma un narcisista.

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