«Il vaccino non funzionerà», l’altra faccia della scienza.

« Il vaccino  non funzionerà», lo dicono diversi scienziati tra cui Montanari e sua moglie, la ricercatrice Antonietta Gatti. In risposta all’annuncio dell’acquisto di 400 milioni di dosi del vaccino anti Covid, data dal ministro Speranza, si esprimono dunque gli “altri ” scienziati, quelli che dal principio hanno parlato di una influenza più aggressiva di altre e di errori che sono alla base dei tanti decessi avvenuti.

« Gli italiani saranno le cavie per un vaccino che non funzionerà». Così Maria Antonietta Gatti e Stefano Montanari, moglie e marito esperti di nanoparticelle e in prima fila nelle battaglie contro i vaccini e molto seguiti dal movimento no-vax, bocciano l’annuncio del ministro della Salute dell’accordo a livello Ue per 400 milioni di dosi di vaccino.

«Stiamo comprando un vaccino su cui ancora non sappiamo nulla – rimarcano all’Adnkronos Saluteci sono 183 diversi ceppi del coronavirus, come possiamo pensare che questo vaccino possa difenderci da tutti? Questa malattia non è vaccinabile».

Qualche giorno fa il ministro Speranza aveva dichiarato:

« Il vaccino è l’unica soluzione definitiva al Covid 19. Per me andrà sempre considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti, non privilegio di pochi».

Il premier Conte: «Italia in prima linea per l’approvvigionamento».

«Il vaccino non funzionerà, c’è già la cura, è il plasma dei guariti»

Giulio Tarro

Così dichiara Giulio Tarro, professore e virologo, allievo di Sabin (ha ricevuto nel 2018 il premio americano di miglior virologo dell’anno). Tarro è noto per aver isolato il vibrione del colera negli anni Settanta. Tarro ha anche approfondito e curato la polmonite sinciziale nei neonati, Lo scienziato dice la sua  sulle infusioni salva vita praticate con successo in alcuni ospedali, a Mantova, Pavia, Lodi e Cremona. Il plasma dei convalescenti è stato usato in passato per trattare i malati di Sars, Mers ed Ebola. Nei mesi scorsi in Cina sui malati di Covid 19 e, recentemente, a Mantova, ha favorito la guarigione in una donna incinta di 28 anni.

Nella intervista rilasciata al Il Giornale, Tarro sostiene oltre all’efficacia della plasmaterapia, metodo vecchio ma valido, che il Covid è stato fatale per persone con co-morbilità presenti, ivi compresi i medici che a volte, hanno affrontato i casi gravi privi delle necessarie protezioni individuali.

Inoltre, Tarro, «La mortalità da Covid 19 è assai bassa e la diffusione del virus nella popolazione è ben più ampia di quella che appare dai tamponi eseguiti».

Come già dal principio si era notato, sono diverse le posizioni anche da parte di autorevoli scienziati, da tanti considerati cialtroni. Quest’ultimo aspetto la dice lunga sulla incidenza mediatica della televisione che ha concesso spazi risicati ai sostenitori di teorie contrapposte a quelle del governo.

Ciò la dice lunga sulla par condicio e sulla piega che dall’inizio ha preso la vicenda che vede solo il vaccino come unica soluzione.  

 

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