Norme disattese, quattro denunciati.

Nonostante in line agenerale la città risponde molto bene alle norme, qualcuno ogni tanto "evade".

Norme disattese a Tempio. Tempio, di cui elogiamo l’adeguamento ottimo alle norme comportamentali emanate dal governo per evitare il contagio, ha avuto ieri le prime denunce per violazione delle predette norme. Si tratta di due francesi, domiciliati a Olbia, che hanno raggiunto la città a scopo turistico. Cosa ci sarà da vedere a Tempio in questi giorni, è opinabile. Si deve trattare di persone a cui l’obbligo di restare a casa, è parso assurdo e esagerato, oppure che non ha capito una cosa fondamentale: stare a casa sarà anche noioso ma è la sola cosa da fare per tutti.

Altro giro e altra corsa. Norme disattese anche da un incallito frequentatore delle slot, le macchine mangia soldi che rappresentano una fonte di entrate per lo stato mica da ridere. Sarà per questo che ogni volta che se ne denuncia la pericolosità sociale, ti si scagliano addosso i diretti interessati e le istituzioni sono impotenti. Il decreto di sabato scorso a quanto pare non è recepito nella sua “semplice complessità”. Da un lato che rivendica il diritto di una passeggiata, magari col cane, dall’altra i freddi esecutori delle disposizioni che, a torto o a ragione, fermano tutti per chiedere “cosa ci fate qui?”.

Ed infine vi è anche chi, in questo momento di vuoto imposto a bar e locali, trova impellente anche la necessità di lavarsi la propria macchina ad un lavaggio. 

Tutto sommato si tratta di norme disattese ma anche di una profonda inconsapevolezza di un principio importante, quello di starsene a casa.

Magari, come qualcuno asserisce sui social, vetrina di creatività e simpatico fancazzismo (bisogna pure passare il tempo), reputa tutto ingiusto, compreso il decoro della sua auto.

Ci permettiamo un elogio doveroso alle forze dell’ordine, operatori sanitari, ed a chiunque  permetta a noi di “restare a casa”. Grazie.

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