Ploaghe, il sindaco non riapre e distrugge il suo locale.

Accade nel centro del sassarese, distrugge a colpi di mazza il suo bar dopo 40 anni di attività.

Succede a Ploaghe. Il Sindaco non si assume la responsabilità di riaprire le attività di ristorazione, bar e attività similari e un barista, proprietario di un locale storico del paese, decide che è ora di mettere la parola fine al bar stesso. A colpi  di mazza distrugge il suo locale non prima di pronunciare “Grazie Covid 19“.

Il video viene postato su facebook dove Ciondolo Fenu, un uomo di Ploaghe, si fa riprendere mentre distrugge letteralmente il bancone del suo locale. Un atto di rabbia dopo che nella riunione del giorno prima in Comune, il sindaco Carlo Sotgiu, aveva deciso con la sua giunta di non riaprire le attività in anticipo, come in altri paesi sardi, ed in anticipo rispetto al prossimo 18 maggio, data prevista per la riapertura dei bar. Dal 18 maggio, il servizio avrebbe avuto ufficialità con regole e misure da disciplinare successivamente negli spazi e nelle modalità previste dal decreto Conte. Tutto questo nonostante la situazione sanitaria fosse del tutto tranquilla a Ploaghe.

Ciondolo Fenu, oppresso dalla decisione della giunta, dopo due mesi di chiusura forzata, ha fatto questa scelta estrema  perché distrutto come tantissima gente ovunque, dalla mancanza di reddito e con la prospettiva di una drastica riduzione dopo la riapertura.

Gesti che si accompagnano alla estrema confusione della nostra isola dove le decisioni del governatore fanno a cazzotti con quelle del governo centrale. E dove i sindaci di pochi centri, si sono presi la responsabilità di riaprire oggi alcune attività, nonostante dalla prefettura di Sassari siano arrivati ancora dei veti.

Ploaghe, il gesto drammatico nel video: preferisce distruggere il suo locale.

La situazione ovunque è drammatica e le conseguenze dello stop arriveranno nei prossimi mesi, con la mancata attività legata al turismo che sarà ovviamente compromesso.

Tutto questo avviene e si sposa con le prime vittime della chiusura, alcuni imprenditori della penisola allo stremo che si son tolti la vita.

Ecco il video che attesta la rabbia e l’impotenza di chi sa di non farcela a riprendersi. 

Grazie al covid 19.

Gepostet von Ciondolo Fenu am Montag, 11. Mai 2020

 

 

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