Prima e dopo. I lavori alla Pischinaccia sono in regola?

Il prima e il dopo. «Sconcertante», come sottolinea Alessandra Amic, dopo l’interrogazione dell’altra consigliera Daniela Lattuneddu in merito ai lavori che si stanno eseguendo nel piazzale, ormai ex parcheggio, della Pischinaccia. Se fosse confermata la mancanza di autorizzazione per questi lavori, in atto per la sistemazione di un teatro tenda per il prossimo Carnevale, siamo davvero in presenza di un fatto gravissimo.

Daniela Lattuneddu, nella sua interrogazione alla quale manca ancora risposta, aveva sollevato il problema lo scorso giovedì 19 dicembre, durante il consiglio comunale. Queste le sue parole:

1) -Come mai per una  semplice concessione del suolo pubblico, a tempo determinato, si stanno eseguendo lavori che comportano modifiche sostanziali e definitive dell’area pubblica?

2) -Trattandosi di area soggetta a vincoli (Zona H- Salvaguardia Ambientale) e con un edificio Ex\cucine Militari che nelle previsioni del PUC- è elencato tra  i Beni Identitari (Vincolo integrale e Area di Tutela)

Esistono le richieste e le concessioni, ossia tutte le autorizzazioni necessarie agli uffici competenti in materia? In quanto da informazioni direttamente assunte presso gli uffici comunali competenti non è pervenuta alcuna richiesta in tal senso e conseguentemente non è stata rilasciata nessuna  autorizzazione, nonostante i lavori di fatto siano iniziati da diverse settimane.

Alessandra Amic, che ha visto il prima e il dopo, si dichiara sconcertata e turbata.

« Nell’ufficio tecnico del comune pare non ci sia nessuna autorizzazione; credo che siamo in presenza di un atto di assoluto rilievo. Se quanto è successo, e sta ancora succedendo, venisse confermato, non credo bastino giustificazioni alle interpellanze della mia collega Lattuneddu. Lo ripeto, è un fatto gravissimo»

Il prima e il dopo nelle immagini

La vista dall’alto di immagini satellitari e quelle dal basso dello stato antecedente i lavori, parlano chiaro. Si osservano i due spartitraffico di separazione dei parcheggi, nel prima dei lavori. Si trattava di separazioni “verdi” anche se nel tempo erano diventate erbacce o poco più.  Questa zona era da sempre utilizzata per gli apprendisti automobilisti. Tutti abbiamo portato i nostri figli in questo spazio per insegnargli a guidare. Le altre foto del Prima, sono ancora più esplicite per valutare che, oltre  ai marciapiedi e asfalto, sono stati eliminati anche diversi pali dell’illuminazione pubblica. 

La situazione, ad oggi, è la seguente. La foto di copertina e quella di sotto, sono di questa mattina, domenica 22 dicembre. Eliminati i marciapiedi, le aiuole spartitraffico e i lampioni della luce pubblica. La  rampa di accesso in cemento per l’accesso di mezzi appare di nuova fattura.

Il parere di un ingegnere romano su queste operazioni

Un ingegnere romano, amico e conoscente, precisando che ogni comune ha delle proprie regole in materia di lavori pubblici, esprime la sua meraviglia per questa operazione, qualora non fossero preventivamente autorizzata.

« A Roma una cosa del genere non accade. Per ogni manifestazione temporanea, occorre un progetto, previo disegno architettonico. Poi ci sono i passaggi burocratici, come quello  della commissione edilizia Quello che mi racconta, a mio avviso è gravissimo. Normalmente si procede attraverso una richiesta di accesso agli atti (fatta e in attesa di risposta n,d.r.). L’occupazione temporanea di suolo pubblico, è soggetta a concessione comunque. Ci va un progetto per qualsiasi dettaglio inerente i lavori. C’è un disegno dello stato dell’arte, e poi i tempi di attesa che dipendono dagli uffici comunali. Se non ci fossero le autorizzazioni, siamo nel penale, questa è cosa certa. Inoltre, se si tratta di concessione provvisoria, il ripristino, obbligatorio per legge, deve essere corredata del prima dei lavori, documentazione necessaria per riavere il bene pubblico esattamente com’era prima».

 

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