« Rammarico per quanto accaduto», la nota della Sardinia Ferries.

« Molto rammarico – dice la Compagnia marittima Sardinia Ferriesper quanto accaduto al camionista sardo nel viaggio di ieri notte sulla Golfo Aranci-Livorno».

La telefonata da parte di una addetta della Compagnia marittima, arriva stamani, dopo la pubblicazione di ieri sera dello sfogo del camionista, arrabbiato dai costi elevati della tratta e dall’esiguo pasto fornito dietro un pagamento di quasi 7€. 

L’uomo, nella sua amara denuncia, insiste sull’aspetto oneroso dei costi «Sempre peggio, è una vergogna senza fine. Hanno aumentato i prezzi e  il lunch costa quasi 7 euro. Ci risiamo, sempre più una vergogna».

 A questa affermazione, ci allega copia del biglietto e del basket lunch, ossia di quella che dovrebbe essere una cena.

«Se vi sembra accettabile – scriveva ieri l’uomo – che i sardi siano al solito bestie da macello e debbano sempre subire oltraggi alla dignità umana e vergogne come queste. Quasi 500€ di biglietto, perché il costo è lievitato, sia mai che si entri in considerazione della necessità di lavorare in un periodo come questo».

Il pasto, o se preferite il lunch, è davvero ridotto. Un mezzo sandwich, una bustina di noccioline, una di patatine, una di caramelle, una bottiglietta d’acqua e un’arancia.

La Sardinia Ferries, attraverso la direzione commerciale della sede della compagnia in Liguria, spiega alcune delle ragioni del rammarico della compagnia.

«Rammarico, è la sola nota che esprimiamo come Compagnia Marittima»

« Il camionista di Tempio ha denunciato una situazione diciamo rara, i nostri clienti sardi, che conosciamo benissimo, non si sono mai lamentati del servizio. Succede, a volte, nell’alta stagione dove la situazione spesso è complicata e qualche pecca la si può trovare. Il legame che si crea con chi viaggia, tra l’equipaggio stesso e i viaggiatori, mi creda è speciale. Sono persone che tutto l’anno incontriamo e con cui normalmente esiste un sentimento di empatia. Siamo consapevoli che siano lavoratori in difficoltà come lo siamo tutti. Anche noi eravamo fermi da oltre un mese e sappiamo anche che le aziende per cui lavorano i camionisti, non se la passino bene. E’ un periodo particolare quello che stiamo vivendo, è obbligatorio il distanziamento sociale, ossia l’obbligo di evitare comunità a bordo come accade di norma». 

«I camionisti, relegati per le norme previste dal primo decreto Conte, a rimanere isolati nella loro cabina per tutto il viaggio, così come chiunque, soffrono. Da fine febbraio siamo stati obbligati ad adottare tutte le procedure per impedire che le persone a bordo facciano associazione. Sappiamo benissimo che per loro la nave diventa il momento in cui ci si libera di tante fatiche psico-fisiche. Capiamo bene quanto sia importante il loro lavoro e il loro sacrificio in questa surreale vita che tutti stiamo vivendo».

«C’è rammarico ma si deve tener conto anche del sacrificio di tutti»

« Abbiamo ripreso la linea proprio per dare ai clienti il nostro servizio merci, così compromesso in queste settimane. Tre volte la settimana in partenza e altrettante in ritorno. Il sacrificio sui costi , riguarda tutti, anche la compagnia. C’è un limite attuale di 24 cabile ed altrettanti passeggeri e mezzi. Pochi, mi creda, ma queste sono le disposizioni del decreto per il distanziamento sociale. A noi premeva riattivare questo servizio e lo abbiamo fatto ».

La pacata conversazione, presenta anche delle novità che saranno apprezzate  dal camionista tempiese. Il problema costi è centrale, parliamo di aziende in difficoltà che devono trasportare le loro merci ma anche delle oggettive problematiche di una compagnia che deve far fronte ad una rete fitta di collegamenti e che, per ora, ha riaperto solo il trasporto merci. 

«Sul basket lunch, mi preme dirle che dal Catering ho appena saputo che verrà rivisto. Questo a dimostrazione che ci teniamo che i nostri viaggiatori siano soddisfatti. Sul fatto che esistano pregiudiziali sui sardi, smentisco categoricamente, avendo personalmente da anni rapporti con la Sardegna, sia umani che lavorativi. Vediamo se anche attraverso lei possa passare questo ulteriore messaggio che il nostro impegno resta lo stesso, ossia quello di servire la Sardegna con la medesima sensibilità e affetto con cui cerchiamo di agire con tutti. La ringrazio»

 

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