« Sensibilizzare», una semplice parola che si deve oggi fare propria, adoperare e divulgare con saggezza. Essere consapevoli dei pericoli che un contagio può produrre, farsene portavoce anche col racconto di un episodio accaduto, risulta sempre utile per capire la portata dell’epidemia in corso forse ancora non chiara a tutti. Non diamo nulla per scontato e non cerchiamo per forza l’untore, ma la vicenda narrata da Martino Dibeltulo Concu, è emblematica della superficialità con cui spesso si affrontano queste problematiche. Grazie Martino.
Sensibilizzare, agire in sicurezza, adeguarsi alla disciplina vigente.

«Sabato 8 Marzo. Con la compagnia di trekking ci si prepara per una escursione sul Monte Limbara. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, avrebbe firmato il Dpcm per il contenimento del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, solo dopo poche ore.
Condizione imprescindibile: fare l’escursione in sicurezza. Si arriva a Li Tre Funtani ognuno con la propria auto; si rimane sempre a distanza di almeno un metro. Passando per la strada de Li Mulini, un’ora e mezza dopo arriviamo a Li Conchi.
Alla prima conca, che risulta nascosta, troviamo due coppie, tra i 65 e i 70 anni, che fanno il picnic al sole. Dopo alcuni convenevoli, chiedo: “Da dove venite?” Con accento lombardo, l’uomo risponde: “Veniamo da Olbia, e voi?” Noi: “Da Tempio. Da dove siete passati?” Risponde: “Abbiamo lasciato l’auto prima di Calangianus e siamo saliti a piedi. Sempre bello il Limbara, non veniamo a Tempio da 25 anni.”
Turbati dall’incontro, continuiamo l’escursione.
La strada per salire a Li Conchi da Calangianus si chiama Trattogghja. È una strada difficile e impervia, con pendenze oltre il 50%. Forse non è stato facile, per il gruppo, raggiungere il rifugio. Pur di non destare sospetto, è stato forse difficile dire da dove, realmente, provenivano.
Con la Gallura invasa da migliaia di persone che si trasformano in fuggiaschi, non ci saremmo dovuti stupire di trovare anche il Limbara teatro della situazione globale. Di Sabato 8 Marzo, ci rimangono le foto da sviluppare.
Rimane anche la speranza di tornare presto a respirare l’aria salubre e incontaminata del Limbara. La montagna, immobile, ci aspetta. Così come ci aspettano tutte le località, turistiche e non, della Sardegna.
A casa nostra, possiamo progettare le prossime, desiderate, escursioni ed uscite, che ci saremo non solo meritati, ma anche conquistati con la responsabilità di ciascuno in questo momento».
Martino Dibeltulo Concu