Simone Sanna, « Canta Fabrì doveva essere teatrale, è diventato un film».

Simone Sanna, ancora alla prova coi bambini delle Scuole elementari di San Giuseppe, in un cortometraggio su Fabrizio De Andrè bambino.

Simone Sanna, « Doveva essere il saggio di fine anno dei bambini della Scuola di San Giuseppe», racconta il talentuoso artista aggese. E’ tanto il suo rammarico per non essere riuscito a proporre il suo spettacolo su Fabrizio De Andrè bambino. L’emergenza sanitaria ha bloccato lo spettacolo al Carmine ma sentite cosa ci trasmette lo stesso Simone.

Simone Sanna

«Doveva essere un saggio di fine anno con la classica rappresentazione teatrale al teatro del Carmine. L’emergenza Covid ha però annullato i contratti e i contatti.  Purtroppo, i bambini della scuola di San Giuseppe, guidati dalle maestre Pina Puggioni e Lucia Tilocca, non hanno potuto più provare quella che sarebbe stata l’ultima prova teatrale del loro ciclo scolastico, dedicata quest’anno a Fabrizio DeAndrè».

Simone è artista poliedrico, spazia dalla pittura alla scenografia sino alle rappresentazioni teatrali dove ogni performance si riempie di fantasia e creatività impareggiabili. Il suo amore per De Andrè risale al sempre, al prima di prima, a quando la poetica e le ineguagliabili parole del maestro genovese, sono diventate patrimonio delle sue ispirazioni migliori. Ha scritto e disegnato le opere di Faber e ha dipinto anche quel bellissimo volto che troneggia nello Spazio Faber di Piazza De Andrè.

Arte pura, ma una distinzione solo sua che contrassegna ogni opera, un marchio di fabbrica che è la sua forza di artista eclettico.

«Il detto “fare di necessità virtù “ è stato come non mai necessario e quello che sembrava diventare un triste fine anno scolastico si è trasformato per i bambini in una grande avventura cinematografica».

Il film, prodotto dalla Goat agency di Giacomo Prasciolu, è stato realizzato nei giorni post virus e in piena sicurezza. Si tratta di  un cortometraggio che rifacendosi al progetto originario teatrale racconta DeAndrè prima di DeAndrè.

Simone Sanna sceglie il Fabrizo bambino in Faber Fara.

Il protagonista è Faber Fara che interpreta Fabrizio bambino e che, in un gioco di montaggio e di immagini suggestive, viene invitato dai futuri protagonisti delle sue canzoni a scrivere e a cantare di loro.

“Faber” Fara si chiama proprio così, è il nome che il papà Maurizio e la madre Ester gli hanno dato per il grande amore per l’artista genovese. Conosco bene Maurizio e la sua trascendente passione per Fabrizio De Andrè, un tatuaggio di valori che non poteva non avere un seguito nel piccolo Faber.

Affiorano così nella sua mente Marinella, Andrea, Franziska e molti altri ancora, interpretati dalle due classi della scuola primaria di San Giuseppe che in un crescendo di musica e parole esortano il piccolo a cantare di loro.

CANTA FABRI’ è il titolo di questo lavoro. Porta la firma, manco a dirlo, di Simone Sanna che ha scritto questo atto d’amore nei confronti del cantautore genovese che scelse Tempio come rifugio rigenerante.

Girato tra Aggius e Tempio, il cortometraggio verrà proiettato il 20 giugno alle 18.00 al parco tenda per una visione in anteprima per genitori e bambini e pubblicato on Line in contemporanea e quindi visibile a tutti sul canale YouTube e vimeo.

Le musiche originali sono di Pierpaolo Bibbò e Fabio Orecchioni che interviene anche con alcuni accordi originali di DeAndrè sul finale del cortometraggio.

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