Zecche, allerta a Tempio per questi parassiti.

Zecche. In Sardegna in questi giorni alcuni problemi collaterali si aggiungono a quelli esistenti. Le alte temperature, una variazione climatica repentina, con allerta meteo sulle temperature che persiste da giorni, stanno aggravando il quadro dei rischi anche in direzione della massiccia presenza di alcune specie di insetti, ma anche di ratti. Ricorderete certo, a proposito di questi ultimi, come a più riprese si siano segnalati ratti in giro per la città.

E’ cronaca di questa settimana l’invasione di cavallette, soprattutto in Ogliastra e nel Nuorese. Si parla della presenza delle cimici asiatiche, quelle comuni che spesso capita di ritrovare sulla biancheria stesa ad asciugare all’aperto. Cavallette e cimici sono responsabili di danni alle colture sarde.

Un problema diverso ma altrettanto grave,  è la minaccia delle zecche. Come potrete leggere sulla Nuova Sardegna nell’edizione di domani venerdì in un ampio resoconto.

Le zecche, veicolo di malattie anche mortali

Il parco giochi di Tempio

A Tempio, per quanto attiene al problema zecche, a causa soprattutto della incuria delle periferie, con erbacce che superano di gran lunga l’altezza umana, esiste un vero problema igienico sanitario. Segnalazioni al Parco delle Rimembranze nell’area giochi dove col bel tempo affluiscono moltissimi bambini. I genitori sono allarmati perché su alcuni bambini sono reperiti i pericolosi parassiti. L’area, come denunciano molte mamme, ” sembra dimenticata dal Comune“.

Il ritrovamento delle zecche sui bambini, fortunatamente ancora in uno stadio di maturazione non consona all’insediamento sulla pelle, accentua anche i pericoli connessi a questa presenza, come detto estremamente critica.

Molti rimpiangono il vecchio sistema che l’ente regionale preposto, il CRAI, che tutti gli anni riusciva a debellare o quanto meno a contenere i rischi di questa eccessiva proliferazione di specie dannose anche per l’uomo.

Lo stato di abbandono del luogo, che sembra risplendere solo in determinate occasioni celebrative o legate ad alcuni eventi, determina una poca attenzione nel rilevamento delle zecche. Notoriamente, artropodi che non palesano la loro presenza come possono essere le zanzare, insetti di cui davvero non ci sarebbe bisogno.

I genitori si spingono anche in una vera denuncia a parole sulla mancanza di un vigile che avrebbe almeno impedito alcuni eccessi, come la presenza di bambini e ragazzi più grandi che imperversano con le loro bici. I rischi, dunque, arrivano anche da questi evidenti disturbi  a danno dei bimbi più piccoli.

Quel che era il Parco delle Farfalle

Lo stato dei terreni che circondano il Parco, un tempo fiore all’occhiello della comunità, è sempre stato pessimo. Rifiuti di spuntini e libagioni si buttano per terra, creando un ottimo e appetibile richiamo per insetti e animali di ogni specie.  Inoltre, il Parco vive di vivaci proteste del passato, dalle pesanti scritte di stampo nazi-fascista sui graniti di qualche anno fa, al degrado dei giochi stessi che furono inaugurati circa 8 anni fa dall’associazione Amici di Monica, in ricordo di una donna prematuramente scomparsa. 

Quel che era il Parco delle Farfalle, vogliamo che diventi il Parco delle zecche? Vedete voi come fare, cari amministratori.

 

 

Related Articles