I debunker sono tra noi, vivono acquattati nelle viscere dei social e sono subito pronti a smantellare ciò che non gli aggrada. Sarebbe un’attività nobile se non venisse macchiata da chi col finto debunking ci vive e ci lavora. Il debunker, infatti, non è il vero sbufalatore ma spesso è il bufalatore stesso, colui che si insinua nei siti, sui social e prova a deridere, offendere e distruggere chi vi scrive. Esempi? Ho dato il mio personale contributo a Byoblu su questo argomento che avevo tempo fa approfondito (qui il video della trasmissione con la mia partecipazione)
Bufale.net, BUTAC sono gli esempi di siti finanziati dal governo o da giornali ed editori compiacenti al sistema che mettono in piedi una task force di cacciatori di verità anti sistema che poi spacciano per bufale.
Tra essi vi è anche uno che credevo un amico perché ha partecipato ad un gruppo che cercava solo di scoprire una truffa, parzialmente demolita ma ancora in essere. Si chiama Daniele Zanatta ed ha avuto anche spazio nel mio blog dove ha scritto qualcosa di inerente alla truffa in questione e qualche pillola umoristica. Per qualche anno, insomma, ha cercato di unirsi a tante persone che combattevano un comune nemico, senza peraltro fare mai nulla di particolare.
Mi spiego meglio. mentre il sottoscritto si sbatteva cercando prove ed indizi assieme a pochi altri esponenti del gruppo, lui comodamente faceva il leoncino da tastiera. Nulla di male se non fosse per alcune posizioni politiche che lo vedevano simpatizzante dei 5S di cui a me poco mi importa.
Personalmente sono anarchico e non di destra o di sinistra perché lo scempio maggiore è in quegli anarchici che però amano la sinistra o la destra. Un anarchico non ha né può avere una ideologia di riferimento. Un po’ come la religione, o credi o non credi. Se non credi, sei ateo e non un ateo con tendenza alla credenza.
Debunker veri e finti
Il signore in questione, naviga e spazia in varie stanze del quotidiano, dice di parteggiare per VOX ma agisce come un debunker smontando tesi e linea dello stesso movimento nel quale risulta iscritto. Risultato? Cacciato via, e giustamente.
Quando la verità non la accettiamo, non dobbiamo cercare di smontarla, accusandola di bufala, in favore di una opinione personale, al più ci si confronta. Invece, costui, che sono stato costretto a bloccare, spadroneggia e prova a distruggere la mia persona perché cerca la verità. A lui, si vede, la verità non interessa.
E dunque, cosa interessa ad un debunker?
Cosa interessa ad un debunker o presunto tale?
A tanti solo una finta gloria, caduca come le foglie d’autunno, per altri il denaro, ossia la paghetta che il sistema globalizzante ti riconosce per il tuo prezioso lavoro di finto e accreditato sbufalatore. Come ho scritto altrove, ci vuole poco a scoprire che non esistono i delfini bianchi nello stagno di Cabras.
Ci vuole molto di più a mettersi dei dubbi e agire con la nostra onestà intellettuale per scoprire ben altre truffe, come quelle perpetrate ai nostri danni.
Daniele, invece, dopo averlo bloccato, approfitta della sua vigliaccheria per sbeffeggiarmi e continuare a impedirmi di rispondermi sul gruppo a cui io stesso lo avevo avvicinato. Il gruppo cosa fa? Esclude me, per ragioni di ordine e di serenità Ma come? Eravate per la verità e cacciate me che ho speso anni per trovarla? Che ho scritto sempre a mio rischio e pericolo? E’ questa la disciplina che vi ponete? Escludere chi vi ha aiutato più di altri? Sicuramente più di colui che non vuole la mia presenza.
Il comportamento da pavide e frustrate persone che cercano glorietta effimera a fare da assistenti volontari o pagati dal Global System è sempre un atteggiamento piratesco da biasimare e colpire, se non affondare definitivamente.
Tombare i rivoli inquinati, è la cosa migliore.
Chi agisce contro la verità non si mette mai dei dubbi specialmente quando questi ultimi possono mettere a nudo la loro inconsistente formazione intellettuale e la loro piccola glorietta effimera.