« Il PUC nasce vecchio», il gruppo misto lo smantella.

« Il PUC, il Piano Urbanistico Comunale nasce vecchio – sostengono le due consigliere del gruppo misto, Amic e Lattuneddu».

Il documento inviatoci calca la mano sugli aspetti tecnici del Piano Urbanistico che « non sono certamente frutto di ritorsioni o di pregiudizi a monte. Faranno di tutto per dire di noi questo, ma è giusto precisare che quanto dichiarato nel voto contrario del nostro gruppo, è stato esaminato e studio. Infine – precisa il documento – ci troviamo sino al 31 dicembre in regime di prorogatio e queste decisioni non vanno prese».

Alessandra Amic e Daniela Lattuneddu

Ecco le considerazioni prima dell’ultimo consiglio comunale di ieri 15 luglio che ci hanno inviato le due consigliere del gruppo misto, oggi all’opposizione. Tra le altre cose, la Amic è stata la sola a votare contraria mentre la Lattuneddu si è astenuta perché un tecnico che opera nel settore come architetto. Tutto il consiglio, compresi gli altri membri della minoranza, hanno invece dato parere favorevole al PUC.

7 punti nella dichiarazione di voto che smantellano la credibilità del PUC

  1. Purtroppo dobbiamo constatare che questo PUC nasce vecchio.
  2. Contrariamente a quanto proclamato nel programma elettorale l’animazione territoriale ed il coinvolgimento dei tecnici locali nel processo di formazione del PUC è stato inesistente. Ci sono state poche occasioni di coinvolgimento. A memoria l’unico vero incontro di confronto che c’è stato risale a giugno 2017, poi una messa a disposizione delle tavole preparatorie e infine a marzo 2020 due incontri nelle Frazioni di Nuchis e Bassacutena e qualche settimana fa una videoconferenza sul web. Niente in confronto all’animazione che è stata fatta con i laboratori di rigenerazione urbana. Ci si chiede quale sia il vero peso dato da questa Amministrazione da uno Strumento di Programmazione così importante;
  3. Ci siamo rese conto che nell’elaborato n. 27 , Tempio Sud Ovest nella zona G Rinaggiu Pischinaccia, sono spariti, attorno ai beni identitari architettonici della Palazzina Comando e delle ex Cucine, nonché nella Fonte di Rinaggiu i perimetri relativi alla tutela integrale e alla tutela condizionata, presenti invece nelle precedenti tavole. 
  4. Contrariamente a quanto proclamato nel programma elettorale l’animazione territoriale ed il coinvolgimento dei tecnici locali nel processo di formazione del PUC è stato inesistente. Ci sono state poche occasioni di coinvolgimento. A memoria l’unico vero incontro di confronto che c’è stato risale a giugno 2017, poi una messa a disposizione delle tavole preparatorie e infine a marzo 2020 due incontri nelle Frazioni di Nuchis e Bassacutena e qualche settimana fa una videoconferenza sul web. Niente in confronto all’animazione che è stata fatta con i laboratori di rigenerazione urbana. Ci si chiede quale sia il vero peso dato da questa Amministrazione da uno Strumento di Programmazione così importante;
  5. Ci siamo rese conto che nell’elaborato n. 27 , Tempio Sud Ovest nella zona G  Rinaggiu Pischinaccia, sono spariti, attorno ai beni identitari architettonici della Palazzina Comando e delle ex Cucine, nonché nella Fonte di Rinaggiu i perimetri relativi alla tutela integrale e alla tutela condizionata, presenti invece nelle precedenti tavole. 

Si chiedono al Relatore Arch Rallo delucidazioni in merito.

       6. Il PUC, come da Voi sottolineato è uno strumento importante e ne sono consapevole nonostante io non sia un                         tecnico,             la predisposizione di questo documento ha richiesto un lungo lavoro durato 10 anni e non si può non                       tener conto del                   fatto  che questo PUC è stato predisposto in un momento antecedente all’emergenza Covid.

 

DICHIARAZIONE DI VOTO sul PUC del Capogruppo del Gruppo Misto Avv. Alessandra Amic

  1. Alla luce delle considerazioni tecniche, esposte oggi in Consiglio dall’Arch Lattuneddu,   nonché quelle pervenute dai vari professionisti di Tempio, non posso dare un parere favorevole all’approvazione del PUC. La motivazione non è certo di ordine tecnico, ma piuttosto di opportunità politica. Questa Amministrazione, se non ci fosse stata l’emergenza Covid avrebbe cessato il proprio mandato a fine maggio. Adottare un documento così importante in questo frangente di emergenza, in cui ci si trova ad operare in regime di prorogatio, lo ritengo un passo affrettato. In ultimo, non si può non tener conto  delle perplessità manifestate formalmente dai tecnici Tempiesi sull’adozione di questo Puc. Rinviarne l’approvazione  a dicembre non avrebbe certo influito negativamente, anzi avrebbe potuto dare nuovi spunti di riflessione per la ripresa e lo sviluppo economico del paese. La fretta è sempre una cattiva consigliera.

 

Il Gruppo misto

Avv.  Amic e Arch. Lattunedd

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