Prende sempre più consistenza la volontà della Qatar Foundation di lasciare e vendere.
La Qatar Foundation sta meditando di abbandonare il progetto Mater Olbia, come riporta un articolo di Sardegna Reporter, considerate anche alcune evidenze in nostro possesso. Intanto, da oltre un anno gli uomini della società qataiota sono praticamente assenti dalle sorti dell’ospedale. I rapporti con la politica sarda che ha firmato un finanziamento di circa 150 milioni di n€ sino al 2021, sono cessati di colpo. L’uomo faro della società araba, Lucio Rispo, è introvabile e pare si sia rifugiato all’estero dopo aver condotto le trattative per il progetto. Risultano richieste di pendenze economiche a carico del Mater anche da parte del Comune di Olbia ma al telefono del Rispo non risponde nessuno.
Il Mater, a tutt’oggi un cantiere, sbandiera visite gratuite (senza ticket) ma di contro si parla di assenza di allacci fognari, come dire che il guscio è sempre vuoto nonostante articoli giornalistici che ne decantano l’eccellenza.
Quella del Qatar non è una fuga senza una ragione, come forse ci si appresterà a sostenere, anzi. Pare ci sia una vera nota ufficiale del Qatar su questa decisione che si profila come inevitabile.
La nota dello stato arabo appare senza equivoci, la riportiamo così come riportata dalla testata on line Sardegna Reporter. Alcuni stralci della nota li leggete qui di seguito.
Il Qatar e la nota ufficiale
“In virtù dei problemi legati alla gestione del flusso finanziario sull’investimento della clinica privata in Sardegna, abbiamo riscontrato che più persone hanno agito con dolo contro sua Maestà Emiro Tamin AL Thani”.
” A seguito di ciò, continua la nota, è stato deciso di abbandonare il progetto Mater Olbia Hospital”.
“Facciamo presente che non abbiamo mai conferito alcun incarico a rappresentarci in giudizio presso i tribunali della Sardegna a studi legali dell’isola, in particolare ad un soggetto a noi completamente sconosciuto, ossia l’avvocato Angelo Merlini”.
La nota, in inglese, datata 12 agosto 2019, stride sulla recente decisione di archiviazione su una serie di firme false di cui lo stesso penalista sardo è stato chiamato a rispondere.
La nota contrasta con la decisione dello scorso 25 settembre di archiviazione del coinvolgimento per firme false dell’avocato sardo. Nella motivazione all’archiviazione, il giudice ha riconosciuto “la falsità della firma, ma la responsabilità penale va in capo al Notary inglese Michelle Schott Bryan e non al Merlini.
Opposizione alla archiviazione da parte del tribunale di Tempio
I legali di Alessandro Marini, accusato di estorsione ai danni del Qatar, hanno tempo sino al 10 ottobre per produrre opposizione all’archiviazione del GIP dott. Marco Contu, attraverso l’istituto del Reclamo, depositando nuovi elementi probatori. A tal riguardo, si viene a sapere che l’opposizione è già pronta.
E’ evidente che ci sia qualcosa che sta facendo sbandare quella che appariva come una sorta di roccaforte inespugnabile della sanità privata. Intanto le vicende giudiziarie. Ora non appaiono solo un tentativo di liberarsi dalle maglie di precise responsabilità, ma un vero e proprio grosso fascicolo di accuse e documentazioni probanti. In secondo luogo, la fuga del Rispo e questa decisione di sbaraccare dello stato Arabo dal Mater.