Le incompiute, dalla piazza al Centro Sociale.

Ennesima protesta delle mamme per il centro di Aggregazione Sociale dopo che era stato annunciata la riapertura.

Il Paese delle incompiute, opere pubbliche finanziate e mai terminate, lavori mai iniziati nonostante annunci e proclami. Così versa Tempio, la città della pietra che vive di sporadiche quanto opportune rinfrescate di novità per mano di associazioni creative e innovative. Manca, però, la sostanza, il substrato di opere appaltate e mai terminate, tra avvii in grande stile e miserrimi epiloghi su cui sembra calata la parola FINE.

Piazza XXV aprile, a cui è data una leccata di asfalto foriera in apparenza di ultimazione dei lavori, vede fra qualche giorno la festa patronale svolgersi in questo contesto squallido. A domanda si risponde, se interpellati, e la risposta si riempie di parole e di giustificazioni che suonano a beffa. L’assessore, oltre a inviarci delle foto del progetto definitivo della piazza, annunciava la fine dei lavori per l’estate.

Stessa sorte per il centro di aggregazione sociale, anche oggi sulla cronaca di Tempio, dove si raccoglie la protesta dei genitori che si erano rivolti anche al blog per avere man forte.

Niente, la campana suona sempre a morte. Un anno che resta chiuso nonostante l’assessore avesse dato garanzia della sua riapertura per questa estate. Oggi, le mamme pensano di rivolgersi alla procura, tanto è il loro disappunto che pesa come una montagna, considerate le vicissitudini familiari di ciascuna. Alle prese col loro lavoro e col disagio di dove mandare i propri figli. Era, in origine, un piccolo problema di ristrutturazione, poi diventato una serie di altri lavori che, come ci disse l’assessore, erano praticamente risolti.

Incompiute: problema di soldi. Allora gli annunci?

Niente di più sbagliato, il centro resta chiuso ma soprattutto restano cucite le bocche degli amministratori che determinate dichiarazioni le avevano rese pubbliche. “Fosse un problema di soldi, lo si dica – ammoniscono i genitori – che si recuperino magari con qualche contributo in meno ad altri eventi”. 

Rabbia e preoccupazione delle famiglie che chiedono in ultima battuta che “ Ci si metta la mano sulla coscienza”, parliamo dei nostri figli che non hanno più da un anno la struttura di accoglienza per l’estate. Non ci vengano a dire che è un problema di affido alle cooperative che non trovano un accordo. O che dipenda dai servizi sociali. L’unico problema è della attuale amministrazione che racconta di lavori fantasiosi su una struttura inagibile. Loro, i tecnici ma anche noi conosciamo la realtà dell’edificio”.

A Galluranews l’assessore Quagnenti in data 19 maggio u.s.  dichiarava la riapertura per giugno e adduceva anche delle scuse per il disagio apportato.

Ci scusiamo ancora per i disagi” conclude l’assessore “che hanno dovuto sopportare quanti usufruiscono del centro.  Si trattava di interventi assolutamente necessari e oramai improrogabili che consentiranno di riqualificare l’immobile e migliorare il servizio offerto”.

La storia delle incompiute

Per fare un elenco, potremmo lasciarci qualche opera, si dovrebbe iniziare da questi due esempi di cui sopra. Sarebbe facile, proseguire con il camp Bernardo Demuro che qualche settimana fa, era il 10 luglio, il vice sindaco Addis, anche assessore allo sport, da noi raggiunto, annunciava risolti i problemi di accreditamento e l’inizio dei lavori per fine mese. In agosto, è impensabile che questo avvenga, e va da se che anche la fine dei lavori per settembre appare difficile.

«Assessore a settembre quindi il Bernardo Demuro sarà finalmente aperto?».

« Credo anche prima. Tenga conto che sarà rifatta la recinzione e riattivato anche l’impianto di illuminazione. Gli spogliatoi hanno già avuto interventi precedenti ma è chiaro che si faranno eventuali lavori per migliorane l’utilizzo. Mentre si faranno i lavori sul manto di gioco, ci sarà anche qualche lavoro di restyling all’interno degli spogliatoi, sicuramente fuori dall’appalto e con nostre risorse».

AGGIORNAMENTO

Risponde l’assessore Quargnenti: ” Non sono incompiute”.

“Buona sera Antonio. Volevo darti qualche indicazione per fare chiarezza su le due opere che vengono classificate incompiute.

Le procedure che ho più volte spiegato in consiglio Comunale sia per il centro di Aggregazione Sociale che per Piazza XXV Aprile sono state tortuose ma non da definire queste due importanti opere incompiute.

Nel Centro di Aggregazione Sociale con fondi di bilancio sono state allocate risorse importanti per rendere la struttura fruibile, sicura con tutte le certificazioni necessarie ad ottenere il certificato di prevenzione incendi. Ufficialmente sono stati trasmessi dall’ufficio Tecnico nulla osta per il pieno utilizzo della struttura all’ufficio servizi sociali competente in materia per l’assegnazione.
Per quanto riguarda piazza XXV aprile, le cose sono giunte alla fase conclusiva. Appaltato il primo lotto, eseguiti terminati lavori. Per Il secondo ed ultimo lotto è stata pubblicata la gara purtroppo andata deserta. È stato necessario pubblicare una nuova gara questa volta aggiudicata firmato contratto con la ditta.

Sono state avviate le procedure x ottenere nulla osta da parte della sovraintendenza con regolare consegna del certificato . Lo spazio della piazza sarà utilizzato per la festa patronale terminati i festeggiamenti i lavori riprenderanno primi settembre per concludersi entro 45 giorni sempre con risorse ingenti di bilancio”.

 

 

Related Articles