Luigi Presenti “Ecco come sarà il Paolo Dettori”.

Il primario vuiole raggiungere il suo obiettivo, lasciare la sanità e la chirurgia nella mani di gente preparata.

Luigi Presenti è primario della chirurgia nei tre ospedali della Gallura, Olbia, Tempio e La Maddalena. Sarebbe dovuto intervenire domani alla ripresa della mia trasmissione televisiva su RTG, Punto & Virgola, ma problemi legati all’azienda che concede con difficoltà deroghe al riguardo, ne impedisce la presenza.

Luigi Presenti

Era giusto sentire la sua versione dei fatti accaduti in questi anni. Anche perché il Dottor Presenti è stato spesso tirato in ballo come uno dei responsabili della decadenza del servizio di chirurgia del nostro ospedale Non ci sta a rivestire questo ruolo che, a suo dire, ha ragioni oggettive che prescindono dall’ospedale tempiese. Il discorso, oggi, si fa sui  dati e  sui numeri. Una sanità che a tutti non piace ma è segno di un macrosistema che inchioda anche il servizio pubblico a ragionare con tabelle, numero di prestazioni e rendimento in termini di ricavi.

Una sanità che deve tener  conto dei bisogni ma che, se dipendesse dalla volontà di Presenti, risponderebbe esclusivamente ad essi.

« Veda, si dimentica che è sempre più difficile far quadrare le cose, da un lato i bisogni per me inderogabili, dall’altra i numeri e la qualità delle prestazioni. Il tutto, cercando di supplire a croniche mancanze di medici, di specialisti, anestesisti e personale sanitario in genere. Oggi ero a Tempio, abbiamo fatto due colecisti, una io direttamente e l’altra una mia assistente che forse nella sua intera vita lavorativa ne aveva fatti pochi e non per sua colpa. Tempio è operativa dal 3 settembre con interventi programmati ma si deve ragionare con una serie concatenata di co-fattori, nessuno slegato dall’altro. Tutti devono incastrarsi secondo criteri normativi in primis, e di ragionevolezza in sub ordine.  La gente vorrebbe riavere quel che c’era ma i conti si devono fare con quei dati oggettivi di cui sopra ».

« Mi spiega Dottor Presenti perché il passato, nemmeno tanto lontano, ci garantiva un reparto di assoluta sicurezza e garanzia? Perché i medici attuali che provengono comunque da quel passato, non sarebbero all’altezza di fornire medesima sicurezza e garanzia? ».

Presenti: ” A Tempio sono ottimi medici ma la formazione è stata assente”.

« Veda, chi mi ha preceduto era un eccellente chirurgo ma forse non aveva la stessa mia vocazione alla formazione del suo personale. Io credo di essere, prima che un chirurgo, un buon organizzatore dei miei collaboratori. Lo stesso Vincenzo Lavosi, per il quale mi abbasso il cappello, se si ricorda andò via perché l’allora commissario aziendale, stesso indirizzo politico dell’assessore regionale locale, non volle assecondare le sue richieste di potenziare la chirurgia. Quel che è mancato alla chirurgia è la mancanza di una scuola, pur riconoscendo a chi mi ha preceduto ogni onore per la sua bravura straordinaria».

« Quindi in sostanza lei ammette che una carenza nella formazione di un chirurgo pregiudica un servizio sino al punto da sospenderne l’attività?».

« Non mi faccia dire cose che non penso. No, non è questo, ma la sicurezza e la garanzia di un servizio lo si ottiene solo attraverso una intensità degli interventi e con un’adeguata formazione che alla fine porta al risultato di avere ottimi chirurghi che fanno interventi anche numericamente interessanti. L’attività estiva è stata sospesa per garantire al personale di godere delle ferie come garantito dal contratto, dissi che avremmo riaperto ai primi di settembre ed abbiamo riaperto. Ora c’è da riorganizzare la chirurgia sui tre ospedali, e Tempio avrà una sua specificità ben precisa secondo un disegno di relazione con gli altri ospedali».

Presenti: “Io voglio che la chirurgia del Dettori continui a lavorare”

Luigi Presentiè romano, ha 65 anni ed una intensa attività in vari ospedali italiani, Presidente dell’ACOI, l’associazione che comprende i chirurghi ospedalieri italiani, presidente del Collegio dei chirurghi italiani. Ad interim è chiamato ad essere il primario da qualche anno. Trova enormi difficoltà alla riorganizzazione ma pian piano, vuole riportare equilibrio nella sanità del territorio, non tralasciando nessuno. Lo vuole anche perché a Tempio è legato da affetti familiari. E’ cugino col compianto Farmacista Claudio Demartis (la mamma faceva Demartis di cognome).

« Mai e poi mai io potrei abbandonare questa mia volontà di riorganizzare la chirurgia in Gallura. Il mio obiettivo è una chirurgia di elezione che lavori 12 ore al giorno, che riesca a fare 1000 interventi all’anno. Ma non è solo per aumentare i numeri ma per ottenere dai chirurghi che operano con me la garanzia della sicurezza e della qualità degli interventi.

Il personale deve ruotare. Posso dirvi che da Olbia vengono a Tempio volentieri. Così come da Tempio i chirurghi del Dettori sono venuti a Olbia nei mesi di sospensione dell’attività al Dettori. Qui si faranno determinate operazioni, a Olbia altre, ma sempre nell’ottica di migliorare l’attività. Certe forme tumorali non li tratto a Olbia, non posso farlo per mancanze varie. Devo per forza mandarli altrove in Sardegna. Voglio portare negli ospedali che dirigo anche delle tecniche innovative che nemmeno si conoscono. Secondo lei, voglio distruggere o contribuire a garantire la chirurgia? Voglio garantire e non chiudere e valorizzare il servizio e chi vi opera».

Luigi Presenti “Mai remato contro il Dettori né contro il mantenimento dei suoi servizi”

« La chirurgia elettiva a Tempio – dice Presenti –  potenziando il servizio su interventi che rappresentano oltre il 50% degli interventi complessivi della chirurgia, non dequalifichiamo  il Dettori, tutt’altro. Demandare urgenze a Olbia, non vuol dire che Tempio sia di serie B o C e Olbia di serie A. No, perché la chirurgia è vasta e sapere che alcuni degli interventi vengono fatti qui, e sono tantissimi, riprendiamo anche il discorso numerico senza inficiare quello qualitativo. Se lei osserva i dati (mi mostra la tabella) a Tempio, nella sostanza prima di me l’indice di complessità era sempre più o meno lo stesso di oggi.   Cosa vuol dire? Che manterremo la complessità medio-bassa ma con numeri decisamente importanti . Il servizio in questi termini, lo manteniamo ad altissimi livelli».

« Dovendo lasciare, anche per via della sua età, il lavoro, resteranno queste specificità per l’ospedale?».

« Posso rispondere convinto, assolutamente si. Lascerei personale formato, preparato a mantenere alto sia il livello qualitativo che quello numerico. Tempio deve potenziare quello numerico ed è questo che sto cercando di ottenere attraverso questo obiettivo che vorrei fosse recepito da chi oggi vede in me il capro espiatorio della condanna dell’ospedale di Tempio. Non c’è assolutamente intenzione di chiudere nulla anzi, si lavora per riavere un reparto efficiente come forse non è mai stato in passato. Le tabelle che le mostro, le possono confermare che anche nei migliori anni degli ultimi 10, la chirurgia non aveva quanto avrà appena la riorganizzazione che procede spedita, verrà attuata nella sua completezza».

Luigi Presenti: “Collaboriamo per contrastare la sanità privata. Io ci sono.”

La conversazione ha toccato altri servizi del Dettori, ma ciò che era fondamentale conoscere era il disegno complessivo della riorganizzazione in atto per il reparto di Chirurgia. Anche alla luce della nuova riforma che, per indiscrezioni avute, non dovrebbe penalizzare Tempio e La Maddalena. Sarà mia premura poter avere in TV il dottor Presenti col quale si è aperta una finestra ampia di convergenza sui suoi propositi e quelle che sono le istanze sanitarie del nostro territorio. Un segnale importante per poter almeno confluire in una collaborazione attiva, da Presenti garantita, per individuare i veri nemici della sanità pubblica. Da quel che è emerso nella lunga chiacchierata, Luigi Presenti non è nemico della sanità pubblica, tutt’altro, e non è nemico della città. A presto e grazie.

 

 

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