Tempio Pausania, Spiragli dalla riunione di ieri con l’assessore Arru. Previsto un prossimo incontro dello stesso a Tempio.

Tempio Pausania, 22 set. 2015-

La mera e triste questione dei numeri. Sempre la stessa, sempre la solita scusa di questa trappola mortale che è diventata la nostra Italia, in mano a potentati e lobbies di ogni genere.

La Sanità, come ampiamente previsto, non sfugge a questa logica aziendale, inventata ad uso e consumo di pochi e a danno di troppi, di tutti quei cittadini che nella Sanità avevano trovato forse una delle poche realtà serie che ancora esistevano in Italia. In mano a burocrati, tecnocrati, finanza, affari, tutto sembra avere una sola direzione: la distruzione. Bisogna quindi mediare tra il perdere tutto e l’avere qualcosa, non più tra l’avere perché è un diritto acquisito ma tra raschiare il fondo del barile e provare a salvare il più possibile. Nessuno si chiede il perché? O esiste ancora un politico coraggioso che riesca a denunciare dove sta il problema? Non è qui o a Roma. E’ lassù, dove i rapaci della finanza continuano ad imperversare e razziare ogni minima briciola di stato sociale, quelle ricchezze dei cittadini che stanno massacrando in ogni modo, tartassandole e demolendone le deboli resistenze, quelle che ancora ci sono. I politici sono solo esecutori di ordini che arrivano da lassù, Se colpe hanno, sono quelle di non  rinunciare ai privilegi acquisiti e lottare col popolo, non per resistere, ma per vincere.

Non fa eccezione questa riunione di ieri mattina a Olbia, con tutti i 26 sindaci della Gallura. Si annunciava qualche defezione ma, per fortuna, non c’è stata. Tutti al loro posto per provare ad unire (distretto di Olbia) e tentare di ottenere (distretto di Tempio).

Ci hanno provato in tutti i modi: numeri e i dati statistici elaborati da asettiche agenzie statali che disegnano un quadro fortemente deludente sulle performance dei piccoli ospedali, non corrispondente alla realtà perché fortemente inquinati da artefatti e da condizioni non prese in considerazione, dai disagi del territorio, dalle strade, da tutti quei co-fattori che incidono maledettamente nell’equa distribuzione. Non si possono annunciare 25/30.000 utenti per il Paolo Dettori quando ad esso afferiscono comuni come Santa Teresa, Palau e diversi paesi dell’anglona. Però, cosa triste a dirsi, contano gli abitanti del distretto.

Olbia predica unione ma si disinteressa dell’orto tempiese, dilaniato così come qualche tempiese, da quel bieco campanilismo dal tetro futuro. Da rimarcare, tra gli interventi della mattinata, quello del sindaco di Loiri, nonché consigliere regionale, Meloni che ha sostenuto: ” Una Gallura forte autorevole che abbia la capacità di intercettare altri territori non può prescindere dall’avere la forza dal territorio dell’alta Gallura cui la bassa Gallura deve dimostrare la pari dignità nella distribuzione delle risorse e dei servizi.”

Per il Paolo Dettori si profila una situazione che era abbastanza nota con qualche importante aggiunta. Riassumendo: una struttura complessa di medicina e lungo degenza con Servizi di cardiologia, Pneumologia, Ecodoppler, una struttura complessa di Chirurgia con i servizi di Endoscopia digestiva, Senologia, una struttura complessa di Ortopedia, l’Anestesia con la guardia anestesiologica, la Radiologia h24, i posti letto di terapia breve intensiva, il laboratorio h24, l’emoteca. I servizi aggiuntivi a questi sarebbero quelli esistenti e funzionanti di Fisiatria e di Dialisi. Sembra sia stata accettata anche la proposta di inserimento  del nostro ospedale nella rete dei traumi e della terapia del dolore. Ciò darebbe forza e potenzierebbe da un lato il PS ( che diverrebbe anche Pronto Soccorso Traumatologico).

Un importante esito, lo speriamo almeno, potrebbe essere  il riconoscere l’ospedale di Tempio come DEA DI COMPLETAMENTO. Ciò darebbe la possibilità di difendere sia l’Otorino, come struttura complessa, che la Ginecologia e il Punto Nascita con il servizio di pediatria propedeutico al nido.

Restano sempre i doverosi e legittimi dubbi su tutta questa vicenda, in considerazione soprattutto di quanto scritto in premessa. Tuttavia, se queste sono le risultanze della riunione, se queste saranno le volontà della RAS e del piano di riordino della sanità, aspettiamo con trepidazione cosa ne verrà fuori. Per ora, nessuno ha vinto e tutti hanno perso. Un particolare e doveroso ringraziamento a Emiliano Deiana e Stefano Pisciottu, rispettivamente sindaci di Bortigiadas e Santa Teresa, nonché membri dell’Unione dei Comuni, la cui opera di mediazione a Cagliari è stata molto proficua.

Ora si attende una definizione degli atti di questa riunione e che finalmente si chiarisca tutto. In alternativa? Lo abbiamo detto e ripetuto talmente tante volte che ci siamo stancati. Il piano B c’è. Prendiamone atto qualora si faccia retromarcia per tornare all’atto definitivo che farà ripiombare il territorio nell’oscurantismo. In Qatar se la ridono, alla grande!

Antonio Masoni

Related Articles