Tempio Pausania, 10 dic. 2015-
«Ormai due anni fa (01/10/2013), io ed un residente abbiamo segnalato al comune di Tempio Pausania una situazione di intransitabilità e pericolo relativa alla strada comunale Tempio-Aggius (quella stradina che si trova sulla destra subito dopo la fontana di Rinaggeddu, da cui anni fa hanno prelevato quel bel portale per trasferirlo a Rinaggiu, lasciando spazio ai cavalcavia per gli svincoli della mai realizzata Tempio Sassari, che ancora oggi deturpano il territorio).
Questa strada comunale sterrata, permette l’accesso a dei terreni, tra cui il mio, e a delle abitazioni, dove vivono dei residenti in pianta stabile.
Ovviamente, non c’è stata nessuna risposta da parte degli uffici competenti, quindi abbiamo inoltrato nuova segnalazione in data 14/08/2014 ma, non avendo ricevuto risposta neanche in questo caso, ne è seguita una terza in data 05/11/2014.
Vista la totale ignoranza da parte dell’ufficio tecnico anche alla terza missiva, mi sono recato di persona a cercare di capire come mai non avevamo avuto nessun riscontro, ma la risposta della responsabile è stata abbastanza scontata: “non ci sono fondi disponibili per questo tipo di manutenzioni”.
Dopo svariati tentativi, minacce di rivolgermi all’autorità giudiziaria, e proteste varie, il problema è stato passato all’allora Assessore competente, che ha tentato di effettuare un intervento con mezzi ed operai del comune, ottenendo solo un peggioramento (forse a causa dei mezzi inadatti) di una situazione già precaria.
Vista l’impossibilità di procedere in quel modo, e le nostre incalzanti proteste, l’ufficio tecnico ha deciso finalmente di appaltare il lavoro a terzi, acquisendo un preventivo di spesa per € 8000 + IVA ed affidando l’incarico in via fiduciaria ad un’impresa tempiese.
L’impegno di spesa è stato deliberato nel mese di Aprile 2015, proprio in corrispondenza di fine mandato della giunta Frediani, tuttavia i lavori veri e propri sono iniziati solamente alla fine di Luglio 2015.
Il preventivo di spesa approvato ed affidato prevedeva :
– Ripristino del manto stradale in Tout vendant o Binder per l’intera lunghezza della strada, e relative pendenze a schiena d’asino.
– Realizzazione di cunette alla francese per il deflusso delle acque meteoriche.
– Costruzione di un tratto in cemento rinforzato con rete elettrosaldata per una superficie di 60 mq in corrispondenza del ponte ferroviario.
L’impresa ha iniziato a lavorare, eliminando (in modo molto superficiale) i rovi e le sterpaglie che avevano ridotto il limite di sagoma a meno di 2 MT,realizzando delle cunette (non alla francese) senza pendenza e per di più intransitabili, ed il tratto in cemento sotto il ponte ferroviario.
Dopo aver chiuso la strada al traffico per venti giorni (senza nessuna ordinanza dell’autorità competente), con la motivazione di permettere il consolidamento del cemento, i lavori sono stati sospesi, e di punto in bianco impresa e mezzi sono letteralmente scomparsi, senza ultimare la parte restante delle opere.
Non avendo visto più nessuno, al mese di Ottobre, abbiamo cercato più volte di parlare con il Dirigente, senza però essere ricevuti, così abbiamo pensato di rivolgerci all’assessore competente (della nuova giunta Biancareddu) ottenendo un appuntamento per eseguire un sopralluogo e verificare i lavori.
Durante il sopralluogo, abbiamo cercato di far notare che il tratto in cemento non era spesso 10 Cm come da preventivo, ma forse 3 o 4 , che dal cemento sbucavano pezzi di rete elettrosaldata, pericolosi per le gomme, e che lo stesso in più punti già si spaccava o sbriciolava rilasciando la ghiaia con cui era impastato.
Per non parlare del manto stradale, che non essendo rifatto con i materiali preventivati, ma solo appiattito con la benna, era nuovamente pieno di dossi e non defluiva le acque piovane.
Ci è stato detto che i lavori erano comunque eseguiti nel rispetto del preventivo, che durante l’esecuzione erano sorte delle complicazioni, e che non vi era niente di contestabile, in poche parole bisognava accontentarsi.
La cosa più assurda, è che comunque l’impresa è stata liquidata per intero, mentre il lavoro rimane eseguito solo a metà, la metà più inutile, in quanto i rovi e le sterpaglie a maggio saranno nuovamente invadenti e rigogliosi, mentre il manto stradale è tale e quale a prima dei lavori, ed il cemento non vedrà probabilmente la primavera perché salterà via .
In questo caso, infatti, non si tratta di pretendere qualcosa che non si può avere per motivi di economici, bensì parliamo di un lavoro preventivato, per cui erano già stati deliberati dei fondi, eseguito solo in parte e nel peggiore dei modi, e liquidato nonostante le nostre immediate segnalazioni in merito.
Considerato che si tratta a tutti gli effetti di un pubblico appalto, pagato con i soldi di tutti i contribuenti, ci chiediamo quindi con quale criterio sia stato gestito, e come mai, anche di fronte ad un sopralluogo con l’assessore competente, nel quale sono state evidenziate le varie criticità e non conformità, ci sentiamo rispondere che è stato fatto tutto a regola d’arte e nel rispetto del preventivato.
Allego alcune foto scattate sul posto, non so se possano rendere l’idea, in ogni caso la strada è sempre li, ed essendo pubblica è accessibile a chiunque voglia vedere la realtà dei fatti.
Spero di essere stato abbastanza chiaro e dettagliato, ho omesso di proposito i nomi delle persone interessate, in quanto la cosa avrà un seguito a breve (trattandosi di un pubblico appalto) sotto forma di esposto alla procura della repubblica.
Grazie anticipatamente
Saluti»
(lettera firmata)