Tempio Pausania, 6 mar. 2016-
In Ogliastra, a Lanusei, erano centinaia (fonte ANSA) a manifestare per le previste riduzioni dei servizi di un ospedale, il Nostra Signora della Mercede. Persone giunte con i loro sindaci in testa da ogni parte per rivendicare il DEA di primo livello che garantiva assistenza qualificata in tutto il territorio. La manifestazione di ieri mattina, successiva ad un ì’altra recente che ha avuto vasta eco in Sardegna, dimostra che la protesta non si deve fermare e che il disegno folle messo in piedi con la giustificazione di un miglioramento e una migliore fruizione, cela l’ennesimo scippo ai danni di un’intera comunità. In Regione si naviga a vista e nulla è ancora stato deciso seppure, ed è molto più di un’intuizione, ci si aspetta il colpo di grazia da assestare che chiuderrebbe definitivamente la speranza del diritto alla salute per tutti.
Se l’Ogliastra sta dicendo NO, l’alta Gallura, Tempio e tutti gli altri comuni, devono almeno fare altrettanto, con forza e decisione, senza nessuna esclusione di colpi e di forme di dissenso da questa scelleratezza.
Martedì 8 marzo ci sarà la fiaccolata che sarà solo la prima di una serie di iniziative popolari che devono vedere coinvolti tutti, dalle forze politiche a quelle sindacali, dalle scuole al mondo dell’associazionismo, dello sport e della cultura, nessuno escluso.
Dovremo essere migliaia, compatti, senza bandiere, tutti accomunati da una stessa forza e dalla stessa tenacia a non farci cuocere la pasta in testa. Nei prossimi giorni, ma saremo più espliciti e chiari, si metterà a punto una prossima immediata manifestazione, previo interessamento di alcuni politici regionali che stanno mostrando interesse alla vertenza gallura ed al Paolo Dettori.
Lo ripetiamo, nulla ancora è stato determinato e la ASL non può decidere di fare di testa sua, come sta facendo, senza aver prima ottemperato a disposizioni di legge che devono essere ancora scritti.
Diciamo NO al diabolico piano di privare Tempio e l’alta Gallura del suo presidio sanitario, togliendo ogni giorno un pezzetto di servizi per farlo lentamente decadere ad un ruolo marginale inaccettabile che comporterà disagi a tutti
Condividiamo la lotta e nessuno si escluda da questa battaglia. Dobbiamo tutti almeno poter dire: IO C’ERO! Basta scrivere “Vergogna” su facebook, basta scrivere solidarietà! La lotta diventa efficace quando vi si partecipa tutti, nessuno escluso. Che ci sia o meno la partecipazione di piazza, sappiate che a piangere “domani” e non “dopodomani” ci saremo tutti, i nostri figli e la loro impossibilità di accedere al diritto sacrosanto alla salute.
Tempio, tutti i comuni che fanno capo al Paolo Dettori, siano compatti e urlino NO alla privazione del diritto alla salute.
Il tempo delle chiacchiere, delle soluzioni diplomatiche, è finito da tempo. Ora solo la piazza e la gente possono essere gli attori in scena in questa durissima battaglia per non morire nell’assordante silenzio di questa politica inutile e vigliaccamente attaccata a decisioni che piovono dall’alto.
Tutti in piazza dunque, prima con le fiaccole il prossimo 8 marzo e poi a tutte le altre manifestazioni che verranno organizzate, senza bandiere e senza egide partitiche. Forza Galluresi!!
Antonio Masoni