Aggius, 18 agosto 2014-
Davide Cioncia, giovane foto amatore trentaduenne tempiese, operaio con la passione per la fotografia. Le sue foto al Museo del Banditismo di Aggius, luogo ideale e da visitare per chi ancora non l’abbia visitato, sono esempi di Sardegna del passato, un bianco e nero che affascina per la sua essenzialità e per la contestualizzazione con la canzone di De Andrè che ha dato il nome alla piccola esposizione. Davide, esponente dell’associazione culturale “Vista da Vicino” di cui è vice Presidente, ci racconta la sua passione e i suoi progetti futuri.
Di lui mi piace ricordare queste parole che ascolterete nel video: Chi suona stona, chi non suona…critica, un manifesto semplice del fermento che anima la Nuova Scuola della fotografia a Tempio e in Gallura e un invito a “fare”, esplorare nuove risorse e proporsi all’attenzione. A volte serve anche per dare un senso alle proprie giornate.
Mi piace ricordare il contributo dato alla piccola mostra da Mario Saragato, raffinato fotografo aggese che si prende cura anche del Museo del Banditismo con gli altri della Cooperativa che gestisce pure il Meoc. Questo nuovo corso degli oltre quaranta esponenti dell’associazione tempiese di fotografi, giovani e meno giovani, ha ambiziosi progetti proponendosi come un riferimento verso tutti gli appassionati di fotografia, amatoriali e professionisti. Il fine di creare qualcosa, che è di per sé comunicazione, è una speranza per il futuro e un possibile sbocco lavorativo. I talenti non sembrano mancare.
Ecco ora l’intervista all’autore Davide Cioncia.
