Calangianus, Letizia Fraschini ci racconta la sua mostra. I giochi della tradizione Popolare in Gallura, esposizione da vedere e rivedere coi nostri ragazzi.

Calangianus, 26 ottobre 2014-

I Giochi della tradizione Popolare, la mostra interessante di giochi del passato messa in piedi da Letizia Fraschini, 32 enne calangianese, archeologa con l’interesse anche per questi semplici oggetti che raccontano le nostre tradizioni popolari, quelle derivate dall‘arte di arrangiarsi in casa con la costruzione dei passatempi dell’infanzia e dell’adolescenza. Materiali poveri facilmente reperibili, la creatività, l’ingegno e la semplicità, erano i componenti essenziali per potersi divertire sino agli anni ’50. Una mostra fotografica, abbinata che racchiude le testimonianze della Calangianus dei tempi passati, la cornice ideale a questo momento di ricordo e memoria che si spera diventi itinerante per far si che anche le nuove generazioni  degli altri paesi della nostra Gallura possano conoscere come ci si divertiva prima. Un ponte ed un legame che incatena passato e presente, una finestra aperta di solide eredità di principi educativi per il futuro. 

Letizia si presenta coi suoi occhi pieni di stupore, quasi si fosse creata una simbiosi tra lei e ciò che ha voluto testimoniare col suo lavoro. Racconta incredula del successo dell’inaugurazione del giorno prima, le tantissime persone venute una volta e poi tornate con altri a cui avevano raccontato le meraviglie di un ritorno al passato, a quei giochi che bisogna far conoscere ai nostri figli ubriacati dalla tecnologia e rapiti dall’Hi tech che stordisce e proietta in una fantasia inesistente, frutto del bombardamento quotidiano, del passaparola di balie elettroniche che determinano l’assenza dalla vita reale. Ci si poteva aspettare che una mostra del genere fosse una persona attempata a presentarcela. Invece è una giovane cresciuta nell’era del pollice che picchia sui tasti dello smartphone e che la Barbie l’ha  sfiorata appena. 

Brava Letizia, a lei vanno i nostri complimenti per questo suo progetto semplice ma che ha una valenza che va molto oltre il valore dei pezzi esposti, invero molto modesto. Proprio nella “povertà” di questi 5o pezzi sta la ricchezza della mostra. Nella ordinata esposizione ciascuno di noi potrà vedere un pezzo della sua storia, ricorderà un momento di vita vissuta quando i calzoni corti facevano intravvedere ginocchia sbucciate e le nostre madri ci chiamavano dalla finestra per farci tornare a casa. Le donne sospireranno nel vedere quelle bamboline di pezza che riposavano in scatole di cartone, desiderio precoce di maternità e fortino inespugnabile dei loro sogni bambini.

Ecco la video intervista a letizia Fraschini che ci accompagna nel viaggio a ritroso nel bel tempo passato dei giochi della nostra tradizione popolare.

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