Calangianus, 6 mag. 2016-
Il progetto La città di Paesi della Gallura, prodotto da amministratori del nostro territorio, su tutti Emiliano Deiana, Tony Stangoni e Gian Martino Loddo, è stato illustrato ieri a Calangianus, nell’aula consiliare del municipio. E’ stato fatto il punto del percorso già fatto e delle prospettive ancora in itinere che però lasciano intuire un esito positivo e molto incoraggiante.

In apertura Loddo, sindaco di Calangianus, ha voluto premettere che il popolo gallurese “...non si rassegna a fare la figura di comparsa e tanto meno a subire senza reazione quanto sta accadendo. Il progetto ha il compito di salvaguardare l’esistente e provare a rendere autonoma la nostra Gallura, sia nel senso di valorizzazione di quanto già si ha e sia nella sua crescita culturale, sociale e imprenditoriale. Uno dei problemi è il risparmio energetico. In questo settore, questo comune si è mosso da tempo e altri lo stanno facendo. Non basta, bisogna anche pensare alle energie sostenibili nel pieno rispetto del nostro straordinario patrimonio ambientale”.
“Il gap con agli altri paesi può essere colmato attraverso le nostre idee che non sono seconde a nessuno, la nostra forza di coesione, che finalmente è evidente, e la volontà di proseguire in questo cammino che ha già avuto l’imprimatur dell’assessorato alla programmazione della RAS. Il lavoro è già avviato e quella che sembrava un’utopia, oggi non è più tale.
Tony Stangoni, sindaco di Badesi e Presidente attuale dell’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura, ha detto che “..il percorso è ancora a metà strada, è ancora tortuoso con l’assessorato ma tutto lascia intravvedere che verrà concluso con piena soddisfazione di tutti”.

Emiliano Deiana, sindaco di Bortigiadas, ha illustrato i dettagli del progetto attraverso l’ausilio di slides che hanno evidenziato i punti salienti del P.S.R 2014-2019, strategia 5.8 della programmazione territoriale con l’Unione dei Comuni Ente Capo Fila e che comprende un’altra Unione dei Comuni, quella del Monte Acuto, e ben 17 comuni, con una popolazione di 74.000 abitanti eun’area geografica che rappresenta il 13% dell’intera isola.
“L’investimento è sulle persone per creare opportunità di lavoro, in una società inclusiva. Bisogna gestire un bene comune adeguando allo scopo le reti infrastrutturali. La via dell’acqua, ad esempio, quel sistema integrato che utilizza ed attraversa un ambiente naturale attraverso le sue vie, da Casteldoria a Rinaggju, dall’asta fluviale del Coghinas al mare di Valledoria, Badesi, Trinità, Aglientu, Santa Teresa, La Maddalena, Palau, Arzachena, sino ad arrivare, attraverso Sant’Antonio e Luras, al Liscia“.
Altro nodo cruciale resta il sistema produttivo, che non riesce a trattenere le risorse umane e finanziarie che arrivano. Il turismo deve essere destagionalizzato il più possibile sfruttando anche le zone interne e le numerose offerte che già esistono ma che non possono essere solo sagre e feste paesane, ma la valorizzazione di tutto il patrimonio storico, ambientale e culturale che quindi deve essere uno degli obiettivi da tenere nella massima considerazione.

I tavoli tematici del progetto sono quattro:
- Qualità istituzionale della vita che include la tutela del territorio, le sue istituzioni, lo spopolamento, l’istruzione e l’inclusione sociale.
- Il turismo e gli attrattori culturali, archeologici e ambientali
- Le infrastrutture, le reti e l’accessibilità, ovvero i porti e la mobilità sostenibile. l’innovazione tecnologica.
- Le filiere produttive, dal sughero visto a 360°, all’allevamento di pregio, all’agricoltura, al settore viti vinicolo, all’artigianato, ecc.
La Città di Paesi della Gallura è come un reticolo di paesi con tre grossi comuni (Tempio, La Maddalena e Arzachena) che già dispongono di numeri e sufficienti realtà territoriali (scuole, ospedali, ecc.) che garantiscono un’interrelazione e una compartecipazione molto importante. Inoltre, già avviata e ancora da definire, una relazione stretta con la vicina Corsica che detiene, tra le sue risorse migliori, anche quella di paese con maggiori fonti di energia alternativa.

In chiusura l’Ing. Tusacciu, tecnico che partecipa alla stesura del progetto, ha sottolineato l’importanza de distretti energetici dai quali, chissà per quale motivo, la Gallura era stata esclusa.
“Il nostro territorio, invece, è piuttosto adatto a essere distretto energetico all’interno del Piano Energetico Regionale. Produce, conserva e utilizza l’energia, attraverso il vento, il sole e l’acqua. Inolre, a queste forme note di produzione si aggiunge anche la forza mareometrica, il mare che garantisce con la sua forza una ottima quantità di energià utilizzabile. Non basta, attraverso gli scarti del settore forestale ed agricolo, si arriva alla metanizzazione e alla produzione di energia. Un’autonomia, dunque, assolutamente possibile e sicura, nel rispetto dell’ambiente. I risultati tangibili immediati, un abbassamento dei costi sia per i comuni che per i cittadini e l’autosostentamento dell’intero sistema”
Ha chiuso l’incontro Francine Murgia, dirigente dell’Unione dei Comuni, che ha illustrato le modalità della partecipazione della gente al progetto attraverso un contributo di idee sulle tematiche proposte nel questionario. Le idee suggerite, i consigli e le proposte possono essere inviate alla mail unionealtagallura@tiscali.it o alla Pec unionedeicomunialtagallura@registerpec.it

La Città di Paesi della Gallura si sposta ora a Tempio dove è previsto un incontro Lunedì prossimo.
Antonio Masoni