Calangianus, martedì 10 febbraio alle 16, 30, consiglio comunale aperto all’IPIA, Istituto Professionale Industria e Artigianato. Si parlerà della precaria situazione dell’Istituto a rischio chiusura. Un invito anche all’iscrizione per i ragazzi che finiscono quest’anno le scuole medie.

Calangianus, 9 febbraio 2015-

Domani martedì 10 febbraio alle 16,30, un  consiglio comunale aperto che si terrà all’Ipia di Calangianus, l’istituto professionale per l’Industria e l’Artigianato, uno dei pochi rimasti in Sardegna e dal quale provengono moltissime professionalità eccellenti del territorio. Il consiglio comunale aperto, voluto dentro l’istituto dall’amministrazione Loddo che ringraziamo per l’invito, è anche un invito alle famiglie e agli studenti che quest’anno affrontano l’ultimo anno delle scuole medie affinchè possano anche scegliere proprio questa scuola per le superiori.

Alla giornata di Consiglio Comunale sono stati invitati anche dirigenti e tecnici dell’Agris Sughero, Dipartimento che ha interesse affinchè questa importante scuola resti e possa dare nel tempo sempre più professionalità nel mondo del lavoro. L’occasione  per parlare del futuro della  scuola tecnica e delle opportunità per i figli in questo territorio. La  scuola, oltre al corso per Manutenzione e assistenza tecnica ( indirizzo professionale) ha anche il nuovissimo corso tecnico in biotecnologie sanitarie o ambientali.

La Gallura ha bisogno di questa scuola perché non dev’essere sempre la scuola a subire privazioni e depauperamenti radicali. La Sardegna non può subire ulteriori ridimensionamenti in virtù della mancanza di “numeri”. Il dramma peggiore sarebbe continuare ad assistere all’emigrazione forzata dei nostri giovani (pensate che sono circa 30 al giorno) che vanno via per mancanza di lavoro e di opportunità occupazionali. Sovvertire questo continuo spopolamento si può e si deve e la Scuola deve poter dare sostanza, entusiasmo e forza ai nostri giovani. Le scuole devono restare e devono essere volano per le prossime generazioni che fra qualche anno si accingeranno ad entrare nel mondo del lavoro. L’IPIA non si tocca!

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