Calangianus, “Nasce nel paese un nuovo modello di sviluppo coi Centri Storici, restauro ma con l’uso delle nuove tecnologie per renderli sempre più vivibili”. Da Gian Martino Loddo.

Calangianus, 11 mar. 2016-

Una giornata di convegno dedicata alla valorizzazione sostenibile dei centri storici che, secondo il parere di esperti autorevoli e di amministratori intelligenti, può dare impulso e sviluppo soprattutto in questo delicato e difficile momento  della nostra Regione, soffocata da vincoli di ogni genere e sottoposta alla mannaia di risorse insufficienti e col problema del lavoro che sta mietendo continuamente vittime e paure di prospettive nefaste nel mondo del giovani e meno giovani.

Scrive Gian Martino Loddo, sindaco di Calangianus, comune capofila di un rinnovato utilizzo delle poche risorse disponibili che più volte, da questo spazio web, abbiamo reso noto rimarcandone attenzione, intelligenza e voglia di fare. A lui dunque la parola per darci un resoconto di questo importante meeting di approfondimento di questa mattina a Calangianus.

«È andato alla grande, la soddisfazione maggiore è stata quando la verifica di coerenza del piano particolareggiato di Calangianus è stata approvata a pieni voti, un caso rarissimo in una realtà dove, ed anche giustamente, questi provvedimenti non riescono a passare tra le maglie severe del controllo dell’assessorato, dei beni ambientali e delle sopraintendenze.

La nostra, invece, costituirà materia di studio e un modello che può essere riferimento a tutte le amministrazioni. Per quanto riguarda il convegno,  l’assessore Erriu ha chiesto di avere gli atti e le presentazioni degli intervenuti per l’alto profilo professionale e le novità sotto certi aspetti rivoluzionarie in essi contenuti in particolare la presentazione del lavoro svolto dalla facoltà di architettura nel corso dei primi anni e spiegare da prof Monsù Scolaro e da prof. Bileci, un progetto di restauro dei centri storici che non è conservativo in senso lato ma che combina le nuove tecnologie volte al risparmio energetico e ai nuovi materiali con lo scopo di rendere ben vivibili i centri storici e destinare le unità immobiliari alle loro tendenze naturali sull’uso delle stesse, non solo abitative ma a destinazioni d’uso più vario

Abbiamo fatto sistema comune Regione- Sopraintendenza- Facoltà di architettura, una linea di comunicazione ad alta velocità un sincronismo perfetto che ha prodotto un risultato insperato, licenziata la verifica di coerenza in consiglio comunale a fine dicembre e  sottoposta alla lente d’ingrandimento degli uffici competenti, perfetta in tutti i suoi dettagli ma libera sopratutto da legacci e legaccioli con gli occhi puntati sopratutto al bene e al benessere dei cittadini.

Impeccabili, come sempre prof Bruno Bileci e Prof. Antonello Mansù Scolaro che hanno illustrato, come meglio non si poteva, come si fa pianificazione urbanistica in maniera scientifica senza però perdere di vista l’aspetto umanistico di chi deve godere di questi ambienti di vita, un mix di antico e moderno che proietta verso un futuro più vivibile

Un bel segnale di positività in un momento in cui tanti, troppi, navigano nella rassegnazione di chi pensa che niente possa cambiare nel futuro prossimo. Io stesso ho sottolineato che dobbiamo renderci conto della capacità di percepire i colori oltre lo spettro che ci limita apparentemente la visione, vedendo oltre questi, nello spettro dell’ infrarosso e dell’ultravioletto. La stessa cosa  per la percezione dei suoni con l’eco del big-bang e del canto delle balene.

Dobbiamo convincerci di avere queste potenzialità e guardare il nostro futuro anche con questi sensi e che si affrontino temi come l’urbanistica, il sociale e la sanità».

Gian Martino Loddo

Related Articles