La Maddalena, Ospedale Paolo Merlo, occupato. Da lunedì prossimo un presidio permanente dei rappresentanti del comitato.

La Maddela, 5 ott. 2018-

Nessuno sconto all’assessorato alla Sanità, né alla Regione Sardegna che ha appoggiato una riforma della rete ospedaliera assurda. La Maddalena, l’ospedale Paolo Merlo ha subito una vera mannaia dalla riforma che non ha tenuto conto di nessuna specificità dell’isola gallurese. Bistrattata, privata dei servizi di base che prima garantivano quell’at.32 della Costituzione che cita testualmente

” La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.

Le proteste dei maddalenini si erano sino ad oggi limitate a manifestazioni di piazza, verbali proteste  in Regione, ma nessun effetto è scaturito da quella che si era pensato, così come a Tempio, fosse la via da seguire, ossia quella della Diplomazia. Le chiacchiere stanno a zero ormai e la sanità pubblica dell’isola nell’isola è stata totalmente defraudata delle primarie certezze.

Al comitato di lotta per il Paolo Merlo, è restata solo questa strada da percorrere. Hanno deciso di occupare il Paolo Merlo, da lunedì prossimo ci sarà un presidio esterno h.24. Non verranno ostacolate, ovviamente, le normali attività dell’ospedale (o di quel che ne resta) ma lo scopo è di alzare il tiro e rendere un disagio di oltre 10.000 persone visibile il più possibile a chi questo disagio ha voluto.

Uno dei referenti della protesta, da noi raggiunto, ha dichiarato:

” Oggi siamo in ospedale, una ventina di persone, siamo arrivati all’interno del Paolo Merlo dopo le 21.30, orario che non crea disturbo alle attività dell’ospedale ed è prima della chiusura al pubblico che è alle 22.00. Siamo entrati dentro e abbiamo annunciato ai medici in corsia che avevamo intenzione di occupare con un presidio permanente il nostro ospedale. Inizialmente sono sembrati sorpresi ma poi hanno capito che le nostre erano intenzioni volte a scongiurare quanto sta accadendo. Da lunedì saremo fuori dell’ospedale, una presenza continua, con un gazebo, in protesta continua sino a che qualcuno non venga a parlarci. Portiamo le nostre brandine il sacco a pelo, avremo un tavolino informativo, faremo dei live su facebook. Chiudiamo agli abitanti di La Maddalena di darci una mano, così come invitiamo anche i galluresi, i sardi tutti a solidarizzare con noi. Il tiro andava alzato, le manifestazioni anche le recenti, non hanno avuto alcun esito. Si deve bloccare, occupare, andare oltre quello che finora è stato fatto”.

Questo il breve resoconto di questa giornata di lotta dei maddalenini a cui va la nostra solidarietà e presto anche il nostro supporto. Grazie La Maddalena, siamo con voi!!

Antonio Masoni

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