Luras, Timeline, il nuovo lavoro di Roberto Diana e Donald Mac Neill. La nostra intervista dopo il concerto di sabato 27 al Dolmen Ladas.

Luras, 28 ago. 2016-

Roberto Diana, musicista lurese, cittadino del mondo come ama definirsi, è tornato alla sua terra, per proporre un altro meraviglioso concerto alla numerosa gente accorsa. Timeline è un viaggio nell’anima dell’autore dei brani, lo scozzese Donald Mac Neill che si accompagna con la sua chitarra e condivide la stessa uniore spirituale con Roberto. I due assieme parlano la stessa lingua, lo stesso concetto di musica ispirata e profonda, quella che nasce osservando  e ascoltando il mondo.

L’intervista, che sarebbe dovuta essere dopo il concerto, non era stata fatta per cause di forza maggiore, ma farlo andar via da Luras (questa sera è atteso a Oristano per l’ultima tappa del suo mini tour) senza sentirci, era per me fuori luogo. Allora, dopo esserci sentiti, sono andato a casa sua dove nel giardino, sotto l’ombra di grandi alberi, abbiamo scambiato due parole e ascoltato due dei pezzi contenuti nell’album Timeline.

Insieme a Diana e MacNeill anche la compagna di Roberto, Giulia Cartasegna, provetta fotografa ed anche violinista. La musica chiama altra musica e nell’ascoltare questo trio, ci siamo sentiti avvolti da atmosfere che ci piacciono, per un attimo dopo aver sentito il brano dedicato al recente terremoto, anche coinvolti emotivamente in una tragedia, quella che ha segnato il brano proposto e fa riflettere anche nel pensare alle tante vittime di questi giorni.

Qua potete ascoltare il disco: https://donaldmacneill.bandcamp.com/album/timeline

Grazie di cuore a Roberto, Donald e Giulia per questa intervista e per avermi omaggiato del loro disco. Lo ascolterò, come tutti gli altri, ad occhi chiusi per sentirmi accarezzato da una musica che adoro e che mi apre una finestra sul mondo dei sentimenti più puri, quelli che Donald – come ci dice –  nel suo paese sono proprio i giovani a sentire e divulgare. Pensate, ci dice, che in Scozia, ” è lo stato che finanzia chi si avvicina alla musica e al canto, anche quelli che hanno o avrebbero poche speranza di farcela”.

Quella è civiltà e cultura. Abbiamo troppo da imparare considerando che da noi le scuole di musica vengono chiuse e che i ragazzi che la vorrebbero praticare sono destinati a farsela da soli. 

Antonio Masoni

.Ecco la videointervista dove potrete ascoltare anche due brani in acustico cantati e suonati per galluranews.

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