Olbia, 18 mar. 2015-
Sarà una cineconferenza a dare risalto all’ultimo cortometraggio del regista oschirese Gianni Langiu. La tematica di fondo della serata è “Sa Morte rivelat Vida”, La dignità del trapasso, mentre il corto di Langiu ha il titolo emblematico di: “Bianca chei su nie”, Bianca come la neve, tratto da un lavoro di Sandro Chiappori vincitore del premio Logudoro Ozieri, sezione Contos Nos. Un titolo inequivocabile per definire il pallore particolare che è segno distintivo di una possibile morte. Un lavoro che se non di primo acchito, fa lmportanti riferimenti all’eutanasia. Tema scottante, spinoso come lo stesso Langiu ama chiamarlo.
“Un lavoro a cui sono molto affezionato – dice Langiu – e che alla sua presentazione nel mio paese, Oschiri, ha suscitato molto interesse e una platea divisa tra favorevoli e contrari. La massiccia presenza di pubblico mi fa dedurre che la gente è molto interessata all’eutanasia e il caldo tributo dato al mio lavoro ha dato anche il senso a questo cortometraggio “
La cineconferenza vedrà la partecipazione delolo stesso Langiu, del protagonista del film, il bravissimo attore Nino Pericu e di Natalino Piras, scrittore in veste di intervistatore e moderatore del relatore della serata, lo storico di Tempio Luigi Agus. Agus ha preso il posto del teologo presente alla prima del corto e della conferenza, il teologo Don Renato Iori. Nella serata di Oschiri, il teologo ha avuto dei problemi personali di salute e ha quindi dato forfait per la serata di venerdì a Olbia.
Lo spessore culturale di Agus è tale che, seppure da laico, è in grado di affrontare questa tematica così discussa in maniera compiuta.
Sicuramente un evento di grande richiamo, un problema di cui spesso sentiamo parlare e che ancora vede le dinamiche della legislazione attuale ancorate e solidificate nel pensiero cattolico corrente.
