Olbia, Una famiglia sarda non viene imbarcata su una nave Tirrenia. Motivo: il bambino non aveva u documento e l’autocertificazione non è stata accettata.

Olbia, 2 apr. 2018-

Il quotidiano la Nuova Sardegna ha riporta ieri una notizia che definirei assurda ed offensiva. Una famiglia sarda aveva deciso di trascorrere una vacanza pasquale oltre tirreno e, al momento dell’imbarco da  Olbia per Civitavecchia, mancava un documento di identità del loro figlio. Il bambino aveva però un’autocertificazione con la quale non ci dovrebbero essere mai problemi visto che in aeroporto viene  accettata mentre sulle navi è a discrezione del comandante della nave che ha sempre l’ultima parola.

L’esito della concertazione tra famiglia e comandante, vista anche la necessità della famiglia di partire, non ha dato esito positivo e pertanto la famiglia ha deciso di prendere l’aereo dove non ci sono stati problemi per l’assenza del documento di identità ed è valsa, a pieno titolo, l’autocertificazione che è sempre stata accolta in qualsiasi aeroporto.

“Una famiglia– come riporta il quotidiano . che si è sentita ostaggio della burocrazia esagerata” e degli eccessi di chi dovrebbe favorire e non ostacolare la nostra già penalizzante situazione di sardi costretti a spostarci con navi o aerei per aggiungere la penisola. E che dire del potere di un comandante di nave che può, a sua totale discrezione, decidere chi può viaggiare nella sua nave e chi invece deve arrangiarsi.

La notizia, mi ha personalmente disgustato al punto che, ricevendo mail continue dalla compagnia di navigazione Tirrenia e Moby, ho deciso che non pubblicherò più nessuna news che riguarda la compagnia che ho sempre fatto a puro titolo informativo. Ha certo poca importanza che uno spazio web, che ha sempre cercato di lottare contro qualsiasi ingiustizia, dica o non dica la propria ma ritengo giusto che questi principi non debbano mai essere un pretesto, per chi gestisce i nostri obbligatori viaggi, di fare come gli pare dall’alto di un servizio che diventa indispensabile per i cittadini dell’isola.

Antonio Masoni

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