Sardegna, Lo Scandalo della Caritas: indumenti che venivano donati, trasferiti altrove per essere poi venduti (ansa)

Sardegna, 18 gen. 2016-

In tanti ci chiediamo se i beni raccolti e poi donati, così come i soldi delle nostre tasche destinati a fini “nobili”, ivi compresa la ricerca sulle malattie genetiche, cancro e altre patologie che necessitano di finanziamenti esterni, vadano effettivamente a finire nelle sedi dopportune e se queste siano sempre coperte da liceità, umanità e filantropia come tutti ci auguriamo.

Spesso veniamo a sapere che dietro queste associazioni filantropiche e scientifiche, si nascondono personaggi e attività poco chiare. Storciamo il naso quando alcune di esse vengono poi denunciate per ciò che si cela dietro ma, in realtà, specie quando arrivano determinati periodi dell’anno, il nostro slancio umanitario e quell’istinto insito nella maggior parte di noi, di far arrivare anche quella piccola goccia nel salvadanaio di chi si occupa e preoccupa del bene del prossimo, prende il sopravvento e, anche se non si dispone di particolari ricchezze personali, diamo il nostro contributo silenzioso e anonimo.

Molti di voi avranno seguito lo scandalo della Caritas in Sardegna, per fortuna riguardante solo alcune sedi e non tutte, che ha visto personaggi equivoci e motivati dal solo scopo di fare business dalla disperazione. Interi TIR di merce donata dalle comunità alla Caritas che invece della destinazione che tutti conosciamo, finivano nei mercati nazionali ed esteri dell’usato e quindi rivenduti. Dietro una tale vendita, manco a dirlo, c’erano dei guadagni non leciti.

Un approfondimento del notiziario ANSA Sardegna, indica stasera i recenti sviluppi. Eccolo:

fonte ANSA SARDEGNA

La Procura di Cagliari ha disposto la restituzione del rimorchio a bordo del quale erano state caricate le decine di tonnellate di indumenti usati raccolti per la Caritas da destinare ai bisognosi, ma che stavano per lasciare la Sardegna per poi essere venduti nei mercatini nazionali ed esteri. Il rimorchio è stato restituito alla Logistica Villano che si stava occupando solo del trasporto. Gli indumenti, invece, sono in fase di trasferimento nel deposito della direzione generale della Protezione civile a Macchiareddu (Cagliari) e rimangono sotto sequestro. Lo spostamento dei vestiti dal porto sta avvenendo in queste ore sotto la supervisione degli agenti del Nucleo investigativo del Corpo forestale. Proprio il sequestro del rimorchio, avvenuto il 6 gennaio scorso nel porto di Cagliari, aveva portato alla luce la presunta truffa sugli indumenti usati. Al momento sono cinque gli indagati per traffico di rifiuti e truffa.

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