Sardegna, 28 ago. 2018-
Dalla sospensione dei presidi sottocutanei per i diabetici, con gli sbalzi glicemici difficili da tenere sotto controllo alla riduzione del portierato in alcuni ospedali come a Sassari o alle lunghissime ore di attesa nei P.S. di Sassari per mancanza di medici, l’ATS è sotto attacco dell’opposizione in consiglio Regionale. Senza andare a sentenziare le ragioni dell’una o dell’altra parte politica, è certo che la formula di ridurre i costi su tutto e per tutti gli ospedali, sta provocando un generale quanto disdicevole malcontento. Fa paura assistere al degrado complessivo della rete ospedaliera che è stata mortificata, soppressa, accorpata in virtù di un risparmio che stenta ad essere credibile.
SASSARI: “Un depotenziamento che manderebbe in cortocircuito gli interventi nei reparti di medicina, chirurgia, ortopedia, gastroenterologia e lungodegenza delle strutture di Sassari – sostiene Peru, vice presidente regionale – con il malcontento strisciante in forte aumento nelle corsie degli ospedali a causa delle molteplici criticità”.
Una riforma che, per il rappresentante della minoranza, non è stata concepita con un criterio funzionale ai diversi territori dell’Isola, con alcune strutture sanitarie abbandonate al loro destino.
“L’azienda unica è un ente elefantiaco, che ha avuto solo l’effetto di aumentare i costi della sanità e dimenticare le esigenze del personale e dei pazienti – conclude Peru – Da qui la nostra controproposta per la costruzione di un ente totalmente diverso, in grado di rispondere ai bisogni dei malati e degli operatori, senza che possano subire le conseguenze negative di una riforma inadeguata alla configurazione dell’Isola”.
La situazione drammatica del capoluogo turritano fa il paio con le altre realtà ospedaliere dell’isola dove gli effetti della riforma stanno producendo solo disagi e spese a carico dei cittadini sardi. Non si riesce ad intravvedere una fine a questo scempio in atto e, come spesso è stato ribadito da questo sito, nessuno appare soddisfatto degli esiti del depauperamento in atto. Nessun ospedale, al momento, si può considerare tranquillo e col personale che lavora ed opera in serenità. Le emergenze non sono solo sanitarie ma riguardano per intero tutta la popolazione sarda. Un bel risultato Assessore e Presidente ATS.
Davvero, complimenti.