Tempio Pausania, «15 anni ad Arcore»….e tanto altro. Intervista video a Paolo Cagnoni, giornalista, storico di grande spessore.

Tempio Pausania, 30 giu,. 2015-

Paolo Cagnoni ha 48 anni, laureato in storia, giornalista professionista, con un back ground di assoluto valore per un’esperienza lavorativa di quasi 15 anni ad Arcore, a fianco di Silvio Berlusconi di cui era l’osservatore economico e uno dei suoi interlocutori più validi.

Paolo non ha mai avuto un’appartenenza politica o uno schieramento di riferimento e proprio questa sua atipicità, nel mondo dorato di quel “Regno”, di cui tutti abbiamo sentori differerenti e valutazioni contrastanti, lo rende uomo libero di pensiero.

E’ abbastanza strano pensare che lavorando per Berlusconi non se ne venga in qualche modo condizionati, ma proprio questa era la specificità che a lui andava bene perché da me non ha mai ricevuto ciò che da altri invece pretendeva, tessera di partito e adulazione. Sembra impossibile ed invece era proprio così

“Era ?”, gli chiedo.

Si, alla fine del 2014 sono stato licenziato da lui e ora, e per questi motivi c’è anche una causa di lavoro (di cui ha scritto anche nel passato la stampa – Espresso)

La video intervista di quasi un’ora che vi proponiamo, curata da Antonio Masoni, ottenuta grazie all’amicizia dello stesso Cagnoni con Antonello Loriga, collaboratore del blog e curatore della pagina di Economia, è un viaggio a tutto tondo nei problemi dell’Italia, visti attraverso una luce di pessimismo, motivato da una poltica “inservibile” per la loro soluzione, ma anche sotto una speranza di cambiamento epocale che prende spunto dalla situazione greca  di cui Paolo è un profondo conoscitore. Collaborazioni importanti, di fianco a grandi economisti che ora sono nel pool dei pensatori di Tsipras, Paolo ha una chiarezza espositiva ed una tale prorompente vitalità espositiva che rende il suo verbo comprensibile a tutti.

La comunicazione, il sistema dei media come meglio amo chiamarlo, è una vera truffa organizzata ora da chi accentra ricchezza e poteri nelle mani di pochi che ne detengono il controllo. Togliendo denaro al popolo, come sta accadendo, riescono a mantenere il diretto controllo della comunicazionre stessa. Non ci sono fonti ufficiali certe e qualsiasi giornale, qualsiasi televisione, dice più o meno la stessa cosa e soprattutto non dice la verità”

“Bisogna riappropriarci della politica, il solo strumento valido per ottenere dei risultati. Far emergere sempre la verità dei fatti è il secondo passo necessario e togliere da quella verità le cosiddette aggiunte false. Ogni verità che viene fuori dalla palude sommersa degli inganni perpetrati ai nostri danni, si inquina di piccole o grandi falsità che in qualche modo “il sistema” aggrega per depistare. Bene, quella sola verità non verrà ricordata ma si rammenteranno tutte le altre falsità aggregate. Pertanto non sarà mai una sola  ma nessuna o centomila, proprio come nell’opera pirandelliana”

L’interessante video intervista a Paolo Cagnoni vi dirà molto di più di queste parole registrate prima dell’intervista. Vi assicuriamo che vale la pena ascoltarla sino alla fine perché troverete molte risposte alle domande che tutti ci stiamo ponendo in questi anni drammatici.

 

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