Tempio Pausania, 2 apr. 2014-
E’ stato aperto ieri il processo che vede imputato Angelo Frigeri accusato di aver ucciso una famiglia di Tempio.
Un solo profilo genetico dentro la casa della strage, quello del presunto assassino, Angelo Frigeri. Anche i recentissimi risultati dei test affidati ai carabinieri del Ris di Cagliari, acquisiti dal pm Angelo Beccu nelle ultime ore, confermano la tesi del magistrato sul delitto del 17 maggio di un anno fa: il commerciante di scarpe Giovanni Azzena, la moglie Giulia Zanzani e il figlio della coppia, Pietro, un ragazzino di 12 anni, sono stati uccisi da una sola persona, l’amico di famiglia, Angelo Frigeri. Ieri, nella prima udienza per il massacro di Tempio (gup Vincenzo Cristiano) il pubblico ministero ha confermato che il Dna di Frigeri è stato trovato anche nel lavandino dell’appartamento degli Azzena. Mentre il profilo genetico del piccolo Pietro è stato isolato nelle tracce biologiche (probabilmente saliva) individuate sul giubbotto di Frigeri.
Tutti i dettagli sulla prima udienza del processo nell’articolo di Andrea Busia sull’Unione Sarda in edicola.
