Tempio Pausania, In arrivo i finanziamenti per la rete viaria della Gallura. Artefici i sindaci del territorio.

Tempio Pausania, 7 ago. 2016-

Sono in arrivo i finanziamenti sperati per il completamento di alcuni tratti stradali dell’alta Gallura che hanno reso, in tutti questi anni , il nostro territorio ancora più isolato. Gli sforzi di questi tempi, soprattutto le lotte dei sindaci che hanno a più riprese preso la macchina e raggiunto il capoluogo per far presente questa situazione inverosimile, sta dando i risultati attesi.

Saranno 60 i milioni di euro che completeranno la Tempio Olbia (il primo tratto), 36 milioni che dovrebbero bastare per completare la strada Fumosa che collega Tempio a Sassari (strada che si interrompe negli ultimi 7 chilometri circa prima di raggiungere Tempio), 25 milioni per risolvere la ormai triennale interruzione della strada di Monte Pino, crollata come si ricorda il 18 novembre del 2013 durante la tragica alluvione. Una presa d’atto della giunta regionale e soprattutto di Paolo Maninchedda, assessore ai lavori pubblici, che aveva preso a cuore questa vertenza, per altri versi fuori da qualsiasi logica di crescita, sviluppo e progresso.

Dietro, come dicevamo, ci sta il lavoro di tanti sindaci del territorio, che hanno lavorato magari non in maniera eclatante ma sicuramente efficace. In fondo, ciò che conta è il risultato finale e questo, come ben ha mostrato la coesione del territorio in questa vertenza sulla viabilità, lo si deve ad una sinergia che si chiama Unione dei Comuni dell’Alta Gallura, la sola realtà capace di unire gli sforzi per una causa comune.

La posizione di questo spazio web, lo abbiamo sempre ribadito, è quello di unire le forze e mai disperderle in una miriade di rivendicazioni singole che mal si opporrebbero  alla forza mostruosa dei numeri di altri centri più qualificati e forse più aiutati dei nostri.

Insieme si può ribaltare  la tendenza, uniti si vince e anche questa parziale (occorrerà tanto altro) vittoria, in attesa di vedere “nero su bianco” e vedere gli inizi dei lavori, lo attesta senza dubbi.

Antonio Masoni

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