Tempio Pausania, Artigiani, Commercianti, Industriali: è arrivato il momento di alzare la testa e dire basta!!, di Gianluca Lucchetti Cigarini. Rubrica Economica a cura di Antonello Loriga.

Tempio Pausania, 23 ott. 2016-

fonte alternativaitalia.it

Costituita nel 1946, Confartigianato ha contribuito a scrivere la storia dell’associazionismo imprenditoriale italiano, offrendo rappresentanza e tutela agli artigiani e trasformandoli in soggetto economico e sociale consapevole della propria forza. La difesa dell’imprenditore, come individuo e come operatore economico, e la valorizzazione della libera iniziativa privata costituiscono i principi ai quali si ispira l’attività di Confartigianato. Nelle scelte di politica economica del dopoguerra che privilegiavano un processo generalizzato di industrializzazione, si trattava di garantire all’artigianato il riconoscimento di quella specificità socio-culturale che gli erano fino ad allora mancati, ‘intrappolato’ com’era nei problemi relativi allo scontro sociale fra capitale e lavoro e tra ceto industriale e classe operaia.

Questo è quanto citato nel sito della “Confartigianato”!

A malincuore, mi rivolgo sconcertato ai miei colleghi artigiani, artigiani che si alzano al mattino presto e non sanno a che ora torneranno a casa, a chi lavora di notte per produrre il pane, a chi non molla nonostante le mille difficoltà che ci circondano.

Leggo dal “Giornale di Lecco” che per il referendum cosituzionale, i rappresentanti di Confartigianato sono per il SÌ.

Forse hanno dimenticato le battaglie del passato? Quando l’associazione ancora organizzava manifestazioni di protesta quando il governo ci penalizzava.

Mi chiedo se i rappresentanti che sono favorevoli al Sì, sanno a cosa andremo in contro o no e così ho pensato di scrivere un appello a tutti i miei colleghi di categoria, ai cugini commercianti di “Confcommercio” e anche ai piccoli industriali che fanno parte di “Confindustria”, altra categoria favorevole.

Hanno spiegato lor signori che questa riforma costituzionale, voluta da poteri sovranazionali e portata avanti dal governo, danneggiano il nostro lavoro?
Che la tutela dell’artigianato è solo nella nostra Costituzione, art. 45? Hanno spiegato che con l’inserimento della UE in Costituzione, qualsiasi trattato prevarrà sul nostro ordinamento giuridico? Ha spiegato Confindustria che la UE favorisce e tutela la produzione industriale dei paesi del Nord Europa e con tutte le regole “sanitarie” che si impongono al ciclo produttivo e la standartizzazione del processo produttivo sono per ostacolare il piccolo e medio produttore e l’artigiano, che non possono spendere per adeguarsi? Hanno detto che molti imprenditori delocalizzano non per la lentezza di legiferare ma perché si legifera troppo e male? Hanno detto che la moneta unica con cambio fisso penalizza le nostre esportazioni? Ora pensate al pericolosissimo TTIP e CETA con Stati Uniti d’America e Canada, due trattati di libero scambio di merci come gli OGM che per adesso sono vietatissimi in UE, potremmo trovarli sulle nostre tavole o supermercati a discapito dei nostri prodotti. Pensate a multinazionali che venderanno i nostri stessi prodotti, come potremmo competere sui costi? Le associazioni lo hanno detto questo? Per chi è un lavoratore autonomo, i costi sono essenziali tanto quanto i margini, altrimenti non si farebbe profitto e saremmo costretti tutti alla chiusura. Pensate di poter competere con le multinazionali entrando nel gioco al massacro sui costi di produzione?
Se volete ciò, fate pure.
Io quando ho aperto la mia attività, sognavo di aprirne altre, creando lavoro, non di mettermi in competizione con colossi del settore!

Io ho scelto di votare NO per non cedere la sovranità legislativa alla UE, o meglio alla commissione europea, organo antidemocratico in quanto non rappresentativo del popolo europeo.

Questa classe politica che tutela gli interessi privati di multinazionali dove ci sarà sempre più meno manodopera manuale e sempre più maggior profitti per loro, come può andare contro la nostra storia?

Hanno distrutto il sogno di una Europa dei popoli, quindi lquello dell’Europa sociale, e lo sapete perchè ? Perchè per le elite europee i popoli sono un di più, un fastidioso inconveniente.

In Italia siamo tutti piccoli artigiani, commercianti e industriali che soffriamo perché ogni giorno subiamo la concorrenza senza più regole o peggio legalizzata dalla UE.

Cosa volete fare quindi?

Vogliamo tutelare i nostri diritti o cederli?

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