Tempio Pausania, Augusto Cherchi della Commissione Sanità in Regione visita il Paolo Dettori. Il suo resoconto sulla giornata.

Tempio Pausania, 15 mag. 2016-

Ricevo e pubblico volentieri, su invito di Marianna Bulciolu, l’esito della visita di Augusto Cherchi, membro della Commissione Sanità all’assessorato omonimo. La visita era stata annunciata anche nel portale on line del Comune di Tempio in data 13 maggio con questo avviso:

Augusto Cherchi , medico e componente della Commissione sanità in Consiglio Regionale, sarà a Tempio per un incontro con il Sindaco Andrea Biancareddu  e gli amministratori comunali. Al centro dell’appuntamento il piano sanitario regionale e i tagli che rischiano di penalizzare il territorio. Al termine dell’incontro nel salone di rappresentanza,  Cherchi visiterà i reparti dell’Ospedale Paolo Dettori.

cherchiaugusto«Ieri sono andato a Tempio, su invito dei due cari amici (Marianna Bulciolu e Giò Mura), per incontrare il sindaco e gli operatori sanitari che lavorano nell’ospedale.

Personalmente sono convinto che le istituzioni regionali e i componenti della commissione sanità dovrebbero conoscere queste realtà che erogano servizi sanitari ” in periferia”; é per questo motivo che ho più volte chiesto di visitarli e verificare di persona quello che spesso i vari direttori generali vengono a dire (o non dire) in commissione.

Come tutti i sindaci che in questi mesi ho sentito sui problemi della riorganizzazione della rete ospedaliera, anche A. Biancareddu mi ha manifestato tutta la sua preoccupazione e la frustrazione per vedere un ospedale, riferimento di un territorio disagiato e numeroso ma che conserva la dignità tipica della gente della Gallura, che perde servizi e piano piano scivola in una condizione che rende li ingovernabili, spingendoli inesorabilmente verso una rassegnata disperazione e frustante condizione lavorativa.

L’ospedale di Tempio non è un piccolo ospedale, e lo si vede dalle dimensioni della struttura (foto) e dei servizi che storicamente eroga con qualità e competenza; forse lo si vuole far diventare piccolo, ma i numeri che continua a produrre, nonostante le enormi difficoltà sia in relazione al personale che dei presidi messi a disposizione, sono da ospedale che se si trovasse a Cagliari non verrebbe minimamente messo in discussione.

Ho frequentato molte sale parto in Sardegna e senza difficoltà ritengo quelle di tempio siano tra le migliori che ho visto per confort e funzionalità; la radiologia, con personale pressoché dimezzato, fa numeri da capogiro con altre 37.000 prestazioni in un anno; la medicina garantisce prestazioni e professionalità elevate e il reparto di otorinolaringoiatria ha professionalità elevatissime ed eroga servizi per buona perte del nord Sardegna; l’ ortopedia produce numeri molto vicini a reparti più blasonati ma con metà del personale; il servizio di terapia del dolore è quello che dovrebbe essere in ogni ospedale ma mancano gli anestesisti; le sale operatorie funzionano poco e male perché mancano gli anestesisti; il parto indolore non si fa perché mancano gli anestesisti… E non si assumono gli anestesisti; e nel frattempo si lasciano vuoti reparti ristrutturati, si progettano piattaforme chirurgiche e si accorpano reparti nel nome di una razionalizzazione che nessuno capisce.

Ripensare ad una sanità che non spreca e fornisce i servizi minimi ed uniformi su tutto il nostro territorio è oramai improrogabile e questo anche Tempio l’ha capito; distruggere quanto di buono esiste (prodotto con mezzi e personale dimezzato rispetto a chi non viene coinvolto nel generare sprechi) e non garantire i LEA in un territorio rispetto ad un altro ….  Tempio, il suo territorio e i dipendenti dell’ospedale, non lo capiscono!»

Augusto Cherchi 

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