Tempio Pausania, “Bene gli aiuti per le colture colpite dalle grandinate di giugno e luglio, dalla tromba d’aria di settembre, ma..”. Legittime rivendicazioni del settore allevamento.

Tempio Pausania, 6 nov. 2015-

Una recente disposizione della RAS prende atto dei danni subiti alle colture di stagione in alcuni territori dell’isola e sono stati stanziati 1,75 milioni di euro per danni da calamità naturali, ma c’è qualcuno che abbia pensato a due stagioni di siccità che ha interessato la sardegna e il nostro territorio della Gallura?

Le statistiche a riguardo parlano di fienagione in calo pauroso, fenomeno  del tutto ignorato per due stagioni si siccità estrema che ha colpito la gallura mettendo in ginocchio le aziende che sono costrette a rifornirsi di fieno e mangime con costi elevati.”

A dirci queste cose Daria Inzaina, rappresentante del settore zootecnico in Gallura.

Sono due stagioni ( autunno 2014 e primavera 2015) che, a causa della bassissima percentuale di piogge, la fienagione è calata di oltre il 70% e, per le aziende dell’alta gallura che non possono usufruire dell’irrigazione, è stata una vera calamità ,naturale quanto si vuole, ma dalla quale non possiamo difenderci”.

L’analisi del momento attuale precisa anche alcuni dati rilevati e che dimostrano come la mancanza di pioggia abbia letteralmente compromesso l’approvvigionamento di fieno.

Per farti un esempio . prosegue Daria – in località San Bachisio, Telti, in genere si sfalcia qualcosa come 500 rotopresse, quest’anno ne sono state prodotte appena 75. Oggi ho letto l’articolo sulla questione dell’acqua della diga sul rio pagghiolu che verrà finalmente a sgorgare dai rubinetti di diversi centri dell’alta Gallura. Voglio sperare che si ricordino anche delle aziende agricole quando inizierà l’erogazione. Questa possibilità, sarebbe la salvezza per tante aziende. Se poi penso a quante di queste potrebbero usufruire dell’irrigazione, visto che l’offerta di acqua sarebbe addirittura in surplus per i comuni interessati, allora non so se essere speranzosa che si pensi alle aziende o dubbiosa che verranno dimenticate come successo in questi aiuti per le colture di cui sopra, da cui siamo stati tagliati fuori
La disamina di Daria Inziana non fa una piega, sono dati reali e osservazioni precise che avranno precisa concretizzazione in atti ufficiali all’assessorato competente per richiedere di poter usufruire dell’acqua della diga.
Io l’avevo segnalato – conclude Inzaina – quando era venuto a Tempio l’assessore Maninchedda, quello del partito dei sardi. Ora speriamo solo  che non si dimentichino di noi e del nostro settore che ha subito dei forti contraccolpi in questi anni e che sta dando segnali di ripresa

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