Tempio Pausania, Biancareddu: « Per ora la diffida, subito dopo l’azione legale sarà rivolta ad un provvedimento disciplinare

Tempio Pausania, 20 apr. 2018-

Prende corpo e sostanza la obbligatoria presa d’atto del sindaco e della giunta sulla sospensiva dei ricoveri in vigore da ieri nel reparto di ostetricia e ginecologia del Paolo Dettori. Una interruzione gravissima che sindaco e giunta, unitamente all’intero territorio che fa capo al distretto sanitario di Tempio, stanno elaborando cercando una soluzione in tempi rapidi.

Andrea Biancareddu

«  Il fatto in se – dice Biancaredduraggiunto al telefono – è questa superficialità su un problema che era a conoscenza dell’ATS e che poteva essere risolto facilmente con l’incarico affidato ad un ginecologo proveniente da altri ospedali dell’Assl di Olbia »

«In che modo sindaco si poteva attuare questo provvedimento d’urgenza?»

« Lei pensi che ad Olbia ci sono in organico ben 14 ginecologi e l’ATS non ha nemmeno pensato ad una soluzione così semplice? A turno ne veniva uno per volta per sostituire il 4° del Paolo Dettori che è in malattia e tutto sarebbe andato per il meglio. D’altronde – prosegue Biancareddu – già da tempo i sanitari di Olbia vengono a Tempio per queste emergenze in altri reparti e non capisco perché per la Ginecologia non si sia ottemperato allo stesso modo»

« Cosa avete in animo di fare a breve termine?»

« Intanto una diffida per interruzione di servizio, alla quale seguirà una richiesta di provvedimento disciplinare perché siamo stanchi di subire queste azioni sapendo che non era il caso di arrivare ad una sospensione di tal genere. Questo per ora, in seguito se non dovesse essere sufficiente, agiremo come le ho dichiarato ieri nell’intervista, ossia andremo ad occupare il reparto e faremo intervenire stampa e TV nazionali. Tutto ciò è intollerabile e non intendiamo subire ancora dopo le parole e le promesse di qualche tempo fa».

La disamina del sindaco è inappuntabile e conoscendone la energia verso la problematica del Paolo Dettori, siamo sicuri che sarà anche un’azione incisiva supportata anche dalla popolazione che ha reagito con durezza e legittima paura di perdere anche questo fondamentale servizio per il territorio.

A tal riguardo, in Regione due esponenti dell’opposizione, il vice presidente Tocco e il gallurese Giuseppe Fasolino, hanno inoltrato un’interrogazione sul caso tempiese.

Scrivono i due consiglieri:

SITUAZIONE INSOSTENIBILE. UN COLPO DEVASTANTE PER LA GALLURA
 
Mamme di Gallura, foto del 1 giugno scattata durante la visita all’ospedale degli on.li Fasolino e Tocco.

Non c’è pace per i reparti di ginecologia e ostetricia dell’ospedale “Paolo Dettori” di Tempio. Dopo la grande polemica sui punti nascita con meno di 500 parti l’anno da chiudere, con un dissenso aperto della popolazione, nel presidio sanitario della Gallura si apre un nuovo caso. La carenza di personale ha infatti prodotto la chiusura dell’unità medica inglobata nel nosocomio con gravi rischi per le future mamme. La questione è approdata anche in consiglio regionale con la denuncia di Edoardo Tocco (vicepresidente della commissione salute nell’aula di via Roma) e del rappresentante gallurese Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci. I forzisti porteranno la protesta all’interno dell’assemblea regionale:
“Nessun intervento per le partorienti del territorio per la mancanza di personale all’interno dell’ospedale – spiegano i due esponenti azzurri – E’ l’ennesima storia di ordinaria follia della sanità sarda, che sta ormai ignorando le esigenze dei pazienti”.
In Gallura sarà dunque vietato venire al mondo per la chiusura dei punti nascita, con le donne dimesse da ginecologia per l’interruzione dei servizi nonostante i rischi per le pazienti.
“Una situazione insostenibile – aggiungono Tocco e Fasolino, che annunciano per la prossima settimana un sopralluogo nel presidio ospedaliero con i sindaci galluresi  – anche perché, con la stagione estiva alle porte, la domanda di cure si sposterà nelle aree rivierasche del territorio. Quattro medici su sette risultano assenti dal servizio. Abbiamo messo da tempo in luce gli effetti devastanti dei tagli sulla sanità. Il segnale che arriva da Tempio è solo l’ultima nota dolente. Si apprende che poi la Corte dei Conti ha dato il via libera alla gestione economica regionale. E’ la conseguenza logica delle sforbiciate ai servizi, che stanno producendo lo smantellamento della sanità isolana”. 

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