Tempio Pausania, 24 ott. 2018-
Sgombrare l’orizzonte da nubi, evitare di strumentalizzare in un momento così drammatico per la Sanità sarda qualunque atto che diventi censura pianificata e poco opportuna. La chiarezza prima di tutto, così come l’intelligenza in questo momento devono emergere nell’interesse del territorio e dei suoi amministratori. Diciamolo chiaramente, per tanti amministratori questo viaggio a Cagliari non serve a nulla, sarà l’ennessimo buco nell’acqua o l’apice della vertenza cercata in questi anni per vie politiche e diplomatiche. Alla piazza non crede più nessuno, lo si diceva già da anni che era necessario elevare la protesta a forme più clamorose, di sicura presa sulla popolazione che è la prima, da anni, a non credere a questa politica lontanissima dai bisogni prioritari. Andava alzato il tiro e questo, con l’occupazione da 7 giorni del Paolo Dettori, è stato fatto.
Ieri, martedì 23 ottobre presso l’Unione dei Comuni, si è discusso sul viaggio a Cagliari, per partecipare ad una manifestazione organizzata dalla rete Sarda a Difesa della Sanità Pubblica. Molti primi cittadini, hanno deciso di rinunciare ed altri di andarvi, tra questi il sindaco di Tempio Andrea Biancareddu che ha voluto rilascirci una dichiarazione in merito.
” Non è una manifestazione mia o del territorio, l’organizzazione è di altri. Ritengo che sia giusto andarci anche se, come lei sa, credo che serva a poco. Anche altri sindaci appaiono dello stesso registro, tant’è che andrò anche in rappresentanza di altri primi cittadini di cui ho la delega. Lei sa bene che se non andassi, verrei attaccato dalla stampa, come accade da tempo, anche quando nessuno mi informa di incontri ufficiali come successo di recente. Non vorrei che si dica dopodomani, il sindaco non è andato, basta e avanza quanto scrivono senza avere nemmeno la decenza di contattarmi personalmente”.
Una breve e concisa dichiarazione che la dice lunga sulla sfiducia che monta nel nostro sindaco e nella riuscita di quest’altra manifestazione di piazza.
Nel frattempo, continua il presidio di occupazione pacifica del Paolo Dettori.
Un gruppo, sempre più consistente, di cittadini tempiesi e di altri comuni vicini, presidia notte e giorno l’ospedale. Lo ha fatto per informare, soprattutto per avere un colloquio diretto con la controparte aziendale e politica. L’azione appare incisiva e si allarga sempre di più, sta agendo bene, raccoglie consensi e presenze sempre maggiori. Un documento ufficiale ci è stato inviato e lo riproponiamo nella sua interezza in questo articolo sulla vertenza sanità.
«Il Coordinamento del presidio permanente presso il Paolo Dettori, intende fare “definitivamente” chiarezza sulle differenze tra l’iniziativa di occupazione in atto presso il presidio ospedaliero e l’iniziativa che avrà luogo a Cagliari il giorno 25 c.m. indetto dalla Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica.
A seguito di alcuni articoli comparsi sulla stampa locale nei giorni 19 e 20 ottobre, che hanno generato confusione e fraintendimenti, precisiamo che:
- L’iniziativa in atto presso il Paolo Dettori è totalmente apartitica e animata da cittadini e associazioni che tengono conto solo della difesa ad oltranza dei servizi sanitari!!
- Riteniamo che ogni manifestazione tesa a salvaguardare la sanità pubblica, costituzionalmente garantita, sia degna di plauso e sostegno. A tal proposito, produrremo un documento di appoggio all’iniziativa di Cagliari. Tuttavia, tale documento, sarà fatto pervenire direttamente alla Rete Difesa Sanità Sarda. Riteniamo, infatti, che non sia opportuno consegnarlo ai promotori locali che, come riportato dalla stampa, risultano essere espressione di un partito politico.
- L’occupazione in atto non può e non deve prestare il fianco ad iniziative partitiche e/o strumentalizzazioni di alcun genere».
Seguono 13 firme del coordinamento del presidio di occupazione permanente del Paolo Dettori.
Antonio Masoni