Tempio Pausania, Consegnato ai sindaci dell’Unione un documento del presidio. Ecco il testo.

L’alzata di mano del sindaco Biancareddu che decide di votare il SI alle dimissioni. Verrà seguito da tutti gli altri. Ovazione!

Un promemoria sulle deficienze del nostro ospedale

Il presidio di occupazione Abali Basta, che ha chiuso i battenti ieri, si è fatto portavoce di alcune istanze che i sindaci dovrebbero portare all’attenzione dell’assessore alla Sanità che non sono contenute nel documento da questi inviato al Prefetto, ai sindaci stessi e al Presidente ATS Moirano. Le problematiche, contenute nel documento, rappresentano alcuni punti assenti nella linea programmatica assessoriale giunta ieri e necessitano di particolare attenzione da parte dei sindaci per far si che vengano perseguite sempre le carenze riscontrate e verificate anche dai presidianti stessi dopo ben 65 giorni di occupazione e di intensi colloqui con gli addetti ai lavori del Paolo Dettori.

All’attenzione del Presidente dell’Unione dei Comuni Alta Gallura sig. Andrea Biancareddu

All’attenzione del Presidente ANCI Sardegna sig. Emiliano Deiana

PUNTI DA SOTTOLINEARE PER UNA LETTURA DEL DOCUMENTO INVIATO DALL’ASSESSORE ARRU AI SINDACI

Pur accogliendo positivamente il documento pervenuto, ci permettiamo di fare alcune osservazioni sul documento inviato nella giornata di ieri dall’assessore Arru ai sindaci, al Prefetto di Sassari e al presidente ATS Moirano.

Alla luce di alcune poco chiare puntualizzazioni dell’assessore Arru, previa osservazione ed esame del documento fatto nella serata di ieri con alcuni addetti ai lavori dell’ospedale tempiese, ovviamente non nominati per le note conseguenze che ne deriverebbero, sono emerse alcune palesi contraddizioni del documento stesso che è chiaramente un esternazione politica senza alcun riferimento chiaro e oggettivo su come l’assessorato intenderà muoversi nel potenziamento auspicato e più volte ribadito verso il Paolo Dettori che necessita di atto aziendale in applicazione a  quanto sommariamente scritto nel documento.

1) La figura del prossimo referente/responsabile del reparto di Chirurgia è solo un’espressione senza titoli. Occorre un primario del reparto IN SEDE. Il responsabile o referente non è un titolo e non avrebbe alcun ruolo di tutela per il reparto stesso. Un primario ha la possibilità di imporre una linea operativa e di fare squadra con i suoi colleghi e soprattutto di essere interlocutore valido con l’Azienda quando bisogna prendere decisioni nell’interesse del reparto stesso. Avendo perso 3 unità per pensionamento, occorre ripristinare l’organico nelle figure mancanti e non solo servirsi delle costosissime prestazioni aggiuntive di personale medico che arriva da Olbia che suppliscono alle carenze stesse. Assunzioni dunque di nuovo personale come voce fondamentale sia per il reparto di Chirurgia e per ogni altro servizio esistente al Paolo Dettori. Occorre ripristinare gli organici immediatamente (al momento sono solo 6 medici). Come debbono essere affrontate le urgenze? Se sarà solo Day Surgery, come ci si deve comportare dinanzi ad un’urgenza di altro tipo che richieda immediato intervento del quale si è in grado oggi di affrontare le conseguenze? La Radiologia e il Centro Trasfusionale e la loro ormai cronica scarsità di personale?

2) I due posti letto di terapia semi intensiva, devono avere personale h 24. Diversamente decadrebbe immediatamente il senso stretto di questo nuovo importantissimo servizio finora assente. Occorre un “respiratore” che non c’è, il personale ad hoc, medici anestesisti e infermieri di anestesia che coprano il turno h 24, trattandosi di posti letto specifici con letti specifici che sottopongono un paziente a monitoraggio continuo, seppure per il tempo max di 36 ore (questo secondo il significato di semi intensiva, dopo di che il paziente stabilizzato va trasportato ad altra struttura ospedaliera idonea).

3) Il documento non specifica se il P.S. debba restare struttura semplice, complessa, se la chirurgia sarà Day Surgery. Non parla di ripristino degli organici in anestesia, in otorino né in altri reparti ospedalieri. La dotazione organica è la prima voce assente nel documento che dev’essere affrontata nel prosieguo della vertenza.

4) i 6 posti letto della struttura complessa di Otorino, sono 6 posti letto per acuti ai quali vanno aggiunti quelli di Day Surgery o sono 6 posti letto in tutto, col rischio che qualora si presentassero 5 tonsillectomie resta solo 1 posto libero?

5) E’ evidente che ci vuole anche un primario per il servizio di anestesia IN LOCO (oggi inesistente) altrimenti tutto non gira nella direzione segnata dalla presenza dei due posti di semi intensiva. Il documento non cita nulla nemmeno su questo aspetto.

6) Punto nascita: nessun cenno nonostante fosse dal principio la “conditio sine qua non” della storia di questi ultimi tempi. Non si nasce più dal mese di marzo 2018, il reparto è stato sospeso (non chiuso) per mancanza di medici. Nonostante gli stessi siano al momento in grado di far funzionare il reparto, l’attività resta sospesa.

RIFLESSIONI: Sino a che ogni disposizione in merito al Paolo Dettori sarà affidata ad Olbia, che nel tempo ha sempre più portato al proprio presidio servizi (da poco tempo anche al Mater Olbia) svuotando di fatto il Paolo Dettori e il Paolo Merlo, il problema sanitario in alta Gallura resterà grave. Il problema- è solo questione di tempo – molto presto imploderà causando difficoltà oggettive anche a Olbia come da qualche tempo stiamo rilevando. Solo NON creando disparità o diseguaglianze tra Olbia e Tempio ma rivalità legate all’efficienza e alle capacità, potrà crearsi una sana competizione che porterà dei risultati tangibili di buona sanità a tutto il territorio gallurese. Che la politica vigili su questi aspetti e sappia ragionare nella direzione che un presidio di occupazione ha tracciato, sempre e solo nell’interesse collettivo di un intero territorio.

CONCLUSIONI: Alla luce di quanto sopra  Abali Basta resterà vigile sugli sviluppi e la risoluzione dei problemi evidenziati, certi che il vostro pubblico impegno, che prevede le unanimi dimissioni qualora le soluzioni necessarie alla risoluzione della vertenza  siano disattese dai vertici regionali e dalla ATS , sarà da Voi mantenuto.

Cogliamo l’occasione per invitarvi all’assemblea già indetta da Abali Basta, per il giorno 27 dicembre ore 17:30 presso la sala CUP del Paolo Dettori, nella quale avrete e avremo modo di aggiornarci e concordare  il prosieguo della vertenza in atto.

Tempio Pausania 22 dicembre 2018

                                                                                                                  Abali Basta

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