Tempio Pausania, corruzione e abusi edilizi. La Procura di Tempio mette i sigilli in Costa Smeralda.

Tempio Pausania, 20 feb. 2015-

(Tiscali notizie Sardegna)

La Costa Smeralda scossa dalle inchieste giudiziarie: dopo il maxi sequestro di mercoledì – 132 milioni di euro nell’ambito dell’indagine per evasione fiscale sulla cessione da Tom Barrak alla Qatar Holding Investments – è la volta dei sigilli a una parte dell’hotel Romazzino, tempio dello sfarzo sulla costa gallurese.

Una serie di operazioni metafora della decadenza di un impero, quello del turismo di lusso che negli ultimi anni ha registrato una decisa battuta d’arresto.

Il blitz delle forze dell’ordine, coordinate dal procuratore Domenico Fiordalisi, è scattato giovedì mattina a Porto Cervo. I sigilli sono stati apposti anche in altri alberghi di lusso, in seguito al provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Tempio, Marco Contu.

L’operazione ha interessato opere eseguite in “dispregio dei vincoli di legge per un valore stimato di circa 80 milioni di euro“, come precisano gli inquirenti. I reati contestati sono corruzione per atti contrari al proprio ufficio in concorso, abuso d’ufficio e violazione delle norma del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” per avere realizzato le opere o in assenza di concessione edilizia o in difformità alle autorizzazioni, che al momento vede cinque indagati tra professionisti e dirigenti del Comune di Arzachena.

Sono 37 gli immobili inseriti nel provvedimento di sequestro del tribunale di Tempio Pausania, per un totale di 17.000 metri cubi di volume, corrispondenti a 6.000 metri quadri di superficie, tra gli hotel di lusso Romazzino, Pitrizza e il Cervo. Al Romazzino sono state sequestrate sei suite di 300 metri quadri, sette piscine, parte della struttura principale e un’ampia area demaniale di circa 600 metri quadri che si affaccia sul resort di lusso: si tratta di opere in parte già sequestrate e poi dissequestrate alla fine della scorsa estate.

All’hotel Pitrizza, invece, sono state sequestrate 15 suite, mentre al Cervo alcune stanze di albergo e strutture sportive e ricreative. L’operazione è scattata Oggi sono state eseguite perquisizioni anche ad Arzachena e Roma. Da mesi la Procura tempiese ha avviato una verifica certosina analizzando le varie concessioni edilizie degli alberghi a 5 stelle, rilasciate sin dagli anni Sessanta ad oggi, comparando quanto autorizzato e quanto realmente realizzato. Secondo gli inquirenti le strutture sarebbero state realizzate abusivamente al fine di aumentare il valore delle opere oggetto della compravendita del 2012 tra la Colony Sardegna Srl. e la Qatar Holding Investment, un passaggio che avrebbe consentito di massimizzare le plusvalenze e l’evasione fiscale per il quale ieri, nell’ambito di un altra indagine, sono stati disposti sequestri per oltre 132 milioni di euro.

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