Tempio Pausania, Cosa c’è sotto la mancata ripresa della piena attività di Ginecologia e Ostetricia?

Tempio Pausania, 25 giu. 2018-

Sempre più perplessa la comunità dopo la ripresa (sulla carta) dell’attività del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Paolo Dettori. Il rientro in attività dei medici assenti per malattia o per la legge 104, ha favorito il recupero della quasi completezza della pianta organica. Al punto che le ordinanze emesse dai comuni del territorio, oltre la prima “storica” del Sindaco Biancareddu poi rigettata dal TAR, sono state tutte revocate perché non sussistevano più i motivi che erano alla base dell’atto amministrativo comunale. Il reparto era tornato, almeno si sperava, nel pieno della sua funzionalità. Tuttavia, qualche settimana fa, dopo la visita del sindaco al quale ho partecipato anche io, furono date da alcuni medici rassicurazioni sulla lenta, ma pur sempre reale, ripresa del pieno regime. Cosa vuol dire? Che nel reparto si erano riattivati alcuni piccoli interventi da Day Hospital e poche altre emergenze ma, di fatto, il punto nascita restava stranamente chiuso.

Nel servizio sono attualmente impegnati 6 medici (erano 7 ma una dottoressa, come noto, ha lasciato temporaneamente per seguire il proprio compagno rimasto vittima di un vile attentato nella penisola) e tutto il personale infermieristico. Questo, per quanto ci risulta. Non siamo nel frattempo a conoscenza se siano venuti meno in questi giorni altre figure professionali.

Resta un dubbio, per quanto odioso sia evidenziarlo. Perché non è avvenuta la piena ripresa dell’attività del reparto di Ginecologia e Ostetricia? Come mai, se il personale è adesso sufficiente, non c’è stata la riapertura del punto nascita e della chirurgia ginecologica?

Il dubbio diventa impotenza, dal momento che non si conosce il vero motivo di questo deficit che sta costringendo la popolazione a rivolgersi sempre fuori per far nascere un figlio o per gli altri interventi che si sono sempre espletati in quel reparto sin quando non venne chiuso per mancanza di personale medico. Per questa ragione, ho chiesto al sindaco di Tempio quali fossero le ultime “dal fronte”.

Andrea Biancareddu, che sta marcando stretto quanto accade nel nostro ospedale, è stato da me raggiunto telefonicamente. Ecco cosa ci ha riferito.

Il sindaco nel reparto di Ginecologia e Ostetricia a colloquio con alcuni sanitari il 12 giugno scorso.

« Non capisco la ragione – ci ha detto – anche perché da Moirano abbiamo avuto la conferma che il punto nascita restava aperto, così come ben sai anche tu, nel reparto sono riprese alcune piccole attività ambulatoriali e di sala, ma non tutto il resto, nonostante le assenze dei medici siano al momento 1 e1/2, ossia uno assente e un altro con la 104 che dovrebbe rientrare. Come fatto in questi mesi, anche attraverso le ispezioni della polizia locale nell’ospedale, continuerò l’attività investigativa e proverò anche a sentire il primario, Franco Careddu. Allo stato attuale, non esiste un impedimento per riaprire l’attività nella sua totalità. Dispiace che ancora una volta il prezzo salato lo stia pagando la comunità della Gallura e che non vengano chiariti i motivi di questa situazione incresciosa. Se prima era chiuso per mancanza di medici, perché adesso che sono rientrati in numero sufficiente per coprire i turni, non si è proceduto alla totale riapertura? Me lo chiedo e lo chiederò in questi giorni a chi di dovere ».

Chiudere quando mancano i medici, se deve avere un motivo, è solo quello legato alla mancanza di interesse verso l’ospedale di Tempio da parte dell’ATS ma, se i medici ci sono e l’attività può essere ripresa, che lo si faccia. Con questo chiarimento del sindaco, rispondo anche ai numerosi lettori che scrivono per avere aggiornamenti sul punto nascita e sul reparto di Ginecologia.

In altre parole, non si chiarisce niente ma quanto scritto rispecchia  la situazione allo stato attuale. Di nascosto, al momento, non c’è nulla tranne la ragione vera di questa mancata ripresa del servizio che nei prossimi giorni verrà alla luce.

Antonio Masoni

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