Tempio Pausania, “Dall’altra parte” ci sono persone che non vogliono animali nel circo.

Tempio Pausania, 26 set. 2018-

Il movimento “No al circo con gli animali” nasce qualche anno fa e si attiva, così come altri movimenti in Italia, per assumere una posizione  intransigente contro la presenza degli animali  nei circhi italiani ed internazionali. La forza e la spinta che si determina, riesce a sensibilizzare la politica italiana che finalmente, nel 2017,

“… In futuro, anche in Italia non si potranno più utilizzare animali in circhi e spettacoli viaggianti, come già succede in oltre 50 Paesi di tutto il mondo. Sarà appunto un “graduale superamento” che è stato approvato con 265 voti favorevoli e 13 contrari.  In Grecia, a Cipro e a Malta i circhi con animali sono completamente vietati. Alcuni divieti parziali, relativi agli animali selvatici, sono da poco presenti nei Paesi Bassi, in Norvegia e in Belgio. Ci sono poi paesi come Romania, Iran, Regno Unito e le città americane di Los Angeles e New York che hanno attuato delle tutele per gli animali. Ora finalmente, la nuova legge italiana prevede il graduale superamento della presenza degli animali nei circhi e nelle attività dello spettacolo viaggiante”.

Il problema sembrerebbe superato, tuttavia anche in città qualche giorno fa l’ennesimo circo con animali al seguito, dentro spettacoli che oggi sono sempre meno interessanti e non solo dal punto di vista di un animalista ma soprattutto per quello dello spettacolo circense. Le presenze della gente sono sempre meno, il circo non attrae più la massa mentre è cresciuta la posizione dei NO alla presenza di animali selvatici, privati della loro vera natura di esseri liberi nel loro habitat naturale.

Maffi Maciocco, attivista del movimento con altri suoi amici, scrive a nome della ristrettissima cerchia di persone che lo scorso fine settimana hanno dimostrato pacificamente il proprio dissenso al circo con gli animali.

”  Il sit-in fatto a La Pischinaccia, ha detto che noi volontari lavoriamo cercando di caricarci il meno possibile di aspettative, però devo essere sincera, un po’ dispiace. E questo non riguarda solo il circo. Riguarda la lotta contro il randagismo dei cani, la cura delle colonie feline…. riguarda tutto. Sono state due giornate molto belle dove i soliti noti hanno passato un’ora in concordia e serenità. Abbiamo manifestato il nostro amore per gli animali del circo. Animali che nel 2018 è assurdo che siano ancora prigionieri di gabbie e catene. Costretti ad esibirsi in numeri ridicoli e stressanti per la loro stessa natura di animali esotici lontani dal loro habitat naturale. E poco importa se per organizzare il sit-in ci siamo preoccupati di organizzare un evento e chiedere anche le autorizzazioni al Comando di Polizia pensando di essere numerosi come nel 2016, se non di più. Alla fine- scrive Maffi -, eravamo davvero quattro gatti”.

L’argomento pare interessi poco anche a chi giornalmente posta decine di foto dei propri animali e si spertica di cuoricini e apprezzamenti, o anche di aggettivi dove traspare l’amore per gli animali. Come dire, siamo in tanti ma quando occorre siamo sempre gli stessi. Ovvio, non si cercano eclatanti risultati, sappiamo come certe iniziative alla fine siano di interesse di pochi, ma in qualche modo, e senza polemiche inutili, non si capisce perché la guerra la fanno sempre le stesse persone mentre i cuoricini per i nostri piccoli amici dilagano a migliaia dappertutto.

” Pazienza…. – conclude Maffi – ci consola solo il fatto che abbiamo visto poche macchine, poca affluenza insomma. Forse le persone stanno iniziando a capire che gli animali nel circo soffrono inutilmente. Forse il circo sta arrivando ad  una sua fine naturale e noi possiamo solo augurarci che questo accada nel più breve tempo possibile. Grazie Antonio”.

Grazie a te Maffi che mi prega di scrivere a nome degli altri e quindi firmare il suo resoconto con Maffi e Co., dove i CO sono stati pochi ma, come si è soliti dire, buoni.

Antonio Masoni

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