Tempio Pausania, Day Surgery, la Chirurgia del Dettori ridotta a interventi di bassa complessità.

Tempio Pausania, 13 nov. 2018-

L’ultima delibera regionale dell’assessorato alla sanità, la G.R. 51/21 del 16 ottobre scorso, ha ulteriormente peggiorato l’attività del reparto di chirurgia del Paolo Dettori, oramai ridotto a Day Surgery, e interventi di bassa complessità. Continuano quindi le azioni volte a limitare l’attività del presidio tempiese, a delimitare sempre di più con paletti man mano più restrittivi per chiudere anche un reparto che era anch’esso eccellenza a un’attività di basso profilo.

Non si potranno eseguire interventi di varici, su mammelle, destinate ad altri presidi. Il campo d’azione, quindi il famoso recinto che si stringe sempre di più, sarà solo su ernie e proctologia. Sulle colecisti, ad esempio, si rinvierà alla HUB di Olbia tranne eventuali approvazioni dalla commissione sanitaria creata ad hoc (altra pastoia burocratica per complicare la sanità). Le varici, come esplica la delibera, si faranno altrove (Ozieri, Isili)  e così tutti gli altri interventi che venivano eseguiti di norma al Dettori che verranno distribuite, come fossero una merce equamente ripartita.

Non si tiene conto di nulla, dei problemi economici della povera gente, degli spostamenti resi difficili da strade e da mezzi pubblici carenti o assenti del tutto, delle agevolazioni minime che si avrebbero nell’avere la sanità a casa o nell’ospedale vicino com’era prima.

A Tempio non resterà nulla, a parte quello che abbiamo scritto. Questo avviene dopo che da Cagliari, qualche giorno fa, erano giunte notizie positive mirate ad individuare almeno un responsabile del reparto (il primario è il Dott. Presenti di Olbia). Come spesso accaduto, praticamente sempre, alle parole non seguono i fatti e il 16 ottobre la delibera della Giunta Regionale mette la parola fine alla esistenza del reparto di chirurgia, ridotto ad un ambulatorio per interventi da Day Surgery (Chirurgia di un giorno). La delibera ha duque stravolto tutto e ci riporta indietro senza considerare null’altro se non il cinismo spietato di una legge che pur aveva lasciato speranze alla fine dello scorso anno quando venne ratificata col mantenimento di tutte le strutture e anche l’aggiunta di due posti di terapia semi intensiva.

Per Tempio solo bassa complessità della parete addominale e proctologia, in sostanza ernie e emorroidi. Con buona pace dell’utenza che sta da tempo soffrendo questo disagio e le enormi difficoltà di contare sulla operatività del Paolo Dettori.

Il presidio di occupazione, nel suo ruolo di informazione e di attenzione verso quanto sta succedendo, non smetterà di impegnarsi per ottenere quanto chiesto ma, alla luce anche delle mancate risposte, della poca dignità dimostrata dall’assessorato e dalla Giunta regionale a cui sono state inviate le istanze,  palesa una certa rassegnazione in questa causa.

Quando hai a che fare con strateghi della disfatta dello stato sociale e della Sanità pubblica, puoi solo opporre resistenza e confidare nel Ministero che conceda le eventuali deroghe richieste (a tutt’oggi non si ha notizia che siano state inviate dal’assessorato) e che intervenga sul disagio profondo dell’isola che è stata penalizzata ovunque senza avere nessuno spazio legittimo di autonomia legato alla sua insularità, allo stato delle strade, alla sua conformazione orografica e alla bassissima densità di popolazione che sarebbero stati già motivi plausibili e ineccepibili per un’altra considerazione nella distribuzione della rete ospedaliera.

Finché ci saranno respiri, ci sarà lotta sempre sotto la spinta emotiva di una popolazione che questa Regione, questi amministratori regionali, stanno spogliando di ogni piccolo beneficio.

Abali Basta sempre, quando i privilegi saranno il fine della politica per pochi intimi e i bisogni della gente l’ultima frontiera da raggiungere. 

Antonio Masoni

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