Tempio Pausania, 13 ago. 2018-
« Oggi, domenica 12 agosto, avevo ospiti venuti da quello che noi chiamiamo “continente”. Verso le 10,30 abbiamo fatto un giro perché volevano vedere Tempio, quindi, oltre la “carrera” a colori, ossia corso Matteotti e via Roma, volevo far vedere quello che per gli altri è una vera attrazione, Piazza Faber. Ebbene, figura da pirla, ossia, le vele chiuse, lo Spazio Faber barricato da un cancello. A parte noi, c’era un nutrito gruppo di Tedeschi che sinceramente hanno mostrato tutta la loro indignazione. Allora che fare per salvare la faccia? Propongo il Museo BDM, Bernardo De Muro, ma guarda caso, anche questo chiuso….
Spontaneo allora dire, ma che cavolo si sono messi in testa quelli che amministrano Tempio, i giorni di festa, in concomitanza del ferragosto tengono le poche cose che potrebbero attirare gente chiuse, cosa credono che basti la strada colorata per far arrivare gente ???
Davanti al museo BDM c’era un gruppo di spagnoli che chiedeva dove potessero andare per vedere qualche cosa, con il mio spagnolo porcellino ho consigliato loro di andare a Calangianus per poter vedere il museo del sughero ( aperto ) e quello diocesano, sempre a Calangianus.
Antonio, questo è quello che offre Tempio a chi decide di venire a visitarla, comunque alla faccia dei siti Visit – Tempio…( sito istituzionale).
Buona settimana e buon ferragosto, puoi verificare personalmente quanto sopra.
Saluti, Marino».
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Tristemente vera la lettera di Marino, uno dei tempiesi che con orgoglio avrebbe voluto dare della nostra città un’immagine bella della città, da portare poi nei ricordi dei numerosi turisti che, come tutti sanno, sono sempre presenti durante la settimana a Tempio. Non basta, dice bene il lettore, aver colorato Corso e via Roma, non è abbastanza imprimere vivacità alla nostra pietra, le offerte non possono limitarsi a dove si mettono i piedi per camminare o alle foto da album che ogni giorno vediamo per le strade. Aver puntato su uno spazio nell’ex mercato e tenere in custodia la memoria di un poeta musicista di cui la città si onora, anche in una piazza storica che porta il suo nome, e poi rinunciare a dargli l’importanza che ha, appare come un controsenso per Tempio che cede sempre il passo quando bisogna includere la sua predisposizione al turismo. Lo diciamo spesso che le ricchezze ci sono ma andrebbero migliorate e inserite di fatto nella loro valorizzazione completa, non solo quando ci si bea della Rigenerazione Urbana e delle priorità che la determinano e per la quale siamo del tutto concordi, ma anche in una continuità di lavoro che non deve avere frenate brusche solo perché è domenica.
Antonio Masoni