Tempio Pausania, “Fatto a Mano” e classe ’71. Un viaggio tra bellezza, creatività, buon gusto e pazienza (2^ parte-Le interviste)

Tempio Pausania, 20 dic. 2015-

Eccoci alla seconda parte di questo mini viaggio nel mondo del “Fatto a Mano”. Dopo il video, che ha passato in rassegna tutti i prodotti degli espositori, oggi era l’occasione di sentire, dalla loro viva voce, alcune spiegazioni sui manufatti prodotti. Una carrellata dunque con tutti i protagonisti di questo Fatto a Mano 2015, realizzato con l’ausilio della classe ’71, di cui i creativi personaggi di questo fantastico mondo, erano ospiti.  

Voci suadenti e volti sorridenti, che nascondono la grande passione per quanto sono riusciti a fare ma anche la soddisfazione di avere avuto un buon riscontro di pubblico, presente ad osservare, talvolta anche ad incantarsi, dinanzi a materiali da riciclo che vivono, grazie alle loro mani esperte e creative, una nuova vita, del tutto diversa da quella primitiva. Nella migliore delle ipotesi, si tratta di abiti, oggetti che sarebbero finiti in discarica, o magari bruciati,ed invece si da una loro una possibilità di fare bella figura in una casa, o in un armadio, pronti ad essere ancora utilizzati.

Certo, non abbiamo visto solo materiali riciclati, in qualche esposizione hanno fatto bella mostra nuove creazioni di pregio. Tutte, comunque, nel rigoroso rispetto del “Fatto a Mano”, condizione indispensabile per etichettare uno qualsiasi di questi bellissimi manufatti.

Ascoltare le voci, capirne i motivi per cui spendono una gran parte del loro tempo per qualcosa che non è detto debbano riuscire a vendere, dà l’esatta misura dell’alto valore etico che accompagna tutti. Eppoi, gentili lettori, dietro questo piccolo spaccato del Fatto a mano, può esserci anche un possibile rilancio dell’artigianato sardo, una prospettiva nuova se saputa valorizzare da chi di dovere, perché tutto ciò che le nostre mani riescono a produrre, è l’essenza del senso stesso del lavoro artigianale e ha un alto valore non solo economico ma umano.

La Sardegna, sotto questo punto di vista, è ricca di queste solide radici nel mondo dell’artigianato, troppo spesso vilipeso e martoriato dalla poca lungimiranza della politica che ha sempre puntato sulla grande industria, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Personalmente, credo che incentivare la formazione, cosa che già avviene, riuscire a creare manodopera di pregio, possa essre un buon viatico per guardare al futuro con altri occhi. Se non altro, si punti di più sul Fatto a Mano. Un prodotto di nicchia, unico e non ripetibile, con i suoi difetti che sono poi il pregio, il riciclo di materiali destinati al macero, rappresentano, a mio avviso, un qualcosa a cui conviene guardare sempre. I guadagni, non pagano certo il tempo speso alla realizzazione del manufatto, ma non sempre il denaro è la cosa più importante. Vuoi mettere la soddisfazione di una creazione da materiali di scarto? Vederla realizzata e scoprire che dietro c’era un barattolo di pelati, un cucchiaio, un abito dismesso e fuori moda, è un valore aggiunto importante. Bisogna crederci!

Ecco il video con le interviste alle/ai protagoniste/i di questo Mercato di Natale “Fatto a Mano 2015che resterà aperto, mattino e sera sino al 24 dicembre, vigilia di questo prossimo Natale. Un Natale che, grazie anche all’alacrità della classe ’71 e la ’67, a questo mercato, insieme a tutte le altre inziative in corso, dalla frittellata alla castagnata, si sta pian piano colorando di ottime cose.

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