Tempio Pausania, Da ieri 8 agosto accorpamento di tre reparti, ufficialmente per il solo mese di agosto. Sarà così?

Tempio Pausania, 9 ago. 2016-

Lo avevamo annunciato qualche settimana fa, da ieri 8 agosto è diventato “di fatto”  l’accorpamento di tre reparti in uno. La Chirurgia, l’Otorino e l’Ortopedia si stanno dividendo lo spazio letti del Paolo Dettori, al quinto piano del nosocomio gallurese, dove in origine c’era la divisione di Medicina Uomini (lato destro), da tempo, come ben si conosce, unita a Medicina Donne sempre allo stesso piano ma lato sinistro.

I 27 posti letto sono stati equamente suddivisi e quindi sono 9 i posti letto che ciascun reparto si troverà ad utilizzare per questo mese di agosto (dicono!). Serpeggia tra i sanitari il malcontento per una nuova ridistribuzione che altro non è che un futuro, probabilmente definitivo, taglio ai posti letto del Paolo Dettori. D’imperio, vengono assunte queste disposizioni che pian piano, giorno dopo giorno, depauperano il Paolo Dettori delle sue precedenti funzioni. Non si tiene conto di nulla, se non la cieca ubbidienza a leggi di sopraffazione che incidono sul tessuto sociale dell’alta Gallura.

Come già detto in precedenza, qualche settimana fa, il 4° piano del Paolo Dettori, che fino a qualche mese fa appateneva alla Chrurgia, sarà destinato dai prossimi mesi ad ospitare la Piattafroma chirurgica, ossia le stanze che andranno ad ospitare i pazienti operati dei tre reparti di cui sopra. Una continua perdita di pazienti che vengono ormai indirizzati ad Olbia che, per suo canto, non sta supplendo come dovrebbe al fabbisogno certamente decuplicato rispetto al passato. Per quanto si conosce, anche negli ospedali olbiesi, molte cose non funzionano a dovere e ricevere anche quei pazienti che prima erano serviti dal nostro ospedale, porterà sempre più disagi perché un lavoro notevolmente aumentato.

La Chirurgia, e questo ormai lo si sapeva, sarà ulteriormente ridimensionata (non può che essere così), e fra poco potrà eseguire solo interventi di routine e di semplice esecuzione. Scordiamoci quello che era prima, quel che era non sarà mai più. Alla RAS pensano solo ad eseguire gli ordini. Chissene frega se 30.000 abitanti di un distretto, oltre 50.000 utenze complessive, subiscono oltraggi a tutto spiano, se devono migrare altrove per trovare assistenza sanitaria, se nel frattempo viaggeranno senza bussola, disorientati persino da chi deve indirizzarli e non sa cosa dire e fare. Questo sta succedendo, mancanza di presidi al P.S, difficoltà ad assistere un flusso di pazienti sempre importante nei numeri. Sapere, sotto traccia, che mancano le cose essenziali in un ospedale e essere consapevoli che non esiste un rimedio immediato se non vagare nei reparti a cercare in prestito presidi che prima “si avevano in abbondanza” e oggi non ci sono più. 

Il risparmio a tutti i costi, figlio di una tirannia economica che ha le sue basi a Bruxelles, non vi fa nemmeno arrabbiare? Pensate che a qualcuno importi qualcosa se si morirà per mancanza di tempo e di assistenza o per l’impossibilità di averla dove sempre c’è stata?

Stasera, con la partecipazione anche di questo blog, ci sarà un incontro con gli avvocati tempiesi che stanno preparando l’esposto. Lo ricordiamo a tutti, inviate i vostri disagi anche a questo blog, fatevi sentire. Certo è tempo di ferie, si pensa a godersi le vacanze, ma la Sanità non va mai in ferie. Almeno, non dovrebbe, fatta eccezione chi si sta godendo lo sfacelo di questo stato sociale che non ha possibilità di regredire. 

Riassunto: La distruzione dello Stato Sociale in atto, attraverso la catastrofe delle liberalizzazioni e col beneplacito della assoluta inadeguatezza della politica locale, regionale, nazionale ed europea a frenarne il processo catastrofico.

Antonio Masoni

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