Tempio Pausania, Il Comunicato del Movimento 5 Stelle di Tempio Pausania sul tribunale.

Tempio Pausania, 5 dic. 2015-

Il Tribunale di Tempio è una realtà fondamentale per la Gallura.

E in questo caso, dire Gallura, significa proprio riferirsi a tutto il territorio e le popolazioni galluresi, rispetto ai quali Tempio è centrale e, compatibilmente con le condizioni delle nostre strade, agevolmente raggiungibile.

Il Tribunale offre al territorio un servizio fondamentale e lo offre al meglio considerato che, secondo i dati ufficiali forniti dal Ministero, a fronte di un carico di lavoro notevole, esso raggiunge i primi posti per produttività ed efficienza a livello nazionale.

Inoltre, ora per la prima volta, il Tribunale di Tempio vede operativi tutti i Magistrati previsti in organico e questo anche nella collegata Procura.

Ad esso è collegato il Carcere di Nuchis che recentemente è stato realizzato e che, anche grazie ad una dirigenza illuminata, si è inserito nella realtà locale con progetti e attività innovativi e degni di nota.

Il Tribunale di Tempio costituisce anche una importantissima realtà economica, sia in termini di posti di lavoro diretti che per l’importante indotto che crea con l’afflusso della utenza e per la presenza di lavoratori pendolari.

Insomma una realtà irrinunciabile per Tempio e per tutto il territorio.

Oggi questa realtà è fortemente a rischio per la prospettiva che sia attuata la c.d. Riforma della Geografia Giudiziaria prevista dal Governo che appare con tutta evidenza ispirata ad un unico fine: la riduzione della spesa anche a costo di sacrificare l’efficienza e la prossimità del servizio.

La riforma prevede la soppressione dei c.d. “piccoli Tribunali” e Tempio, insieme a Lanusei e addirittura Oristano, secondo la fredda regola dei numeri individuata dal Ministero, rientra in questa definizione.

A rischio è perfino la Corte di Appello di Sassari, la cui soppressione comporterebbe anche la chiusura del Tribunale per i Minorenni di Sassari, con la spaventosa conseguenza che ogni istanza di secondo grado e tutta la materia minorile verrebbe concentrata su Cagliari.

Ma, mentre per la difesa della Corte di Appello di Sassari e dei Tribunali di Lanusei e Oristano, tutte le istituzioni,  forensi  e politiche, a livello locale e regionale, e i rappresentanti sardi nel Parlamento nazionale, sono pronti a battersi, per il Tribunale di Tempio è stato intonato il de profundis e a sparare il colpo che rischia di risultare mortale è proprio il Consiglio dell’Ordine Forense di Tempio.

Tale organo, che dovrebbe rappresentare l’intera avvocatura gallurese e difendere e rafforzare il Tribunale, è diventato il  suo peggior nemico.

A seguito delle ultime elezioni di rinnovo dei nove componenti, infatti, è risultato un Consiglio composto da soli avvocati olbiesi, tra i più fervidi sostenitori dell’antico disegno di portare il Tribunale ad Olbia.

Con questa missione, assurta ad unica finalità dell’attività dell’organo, il “nostro” Consiglio dell’Ordine, Presidente in testa, si presenta in tutti i consessi istituzionali, sia in ambito regionale che nazionale, a propugnare le tesi false, pretestuose e deliranti che sosterrebbero il loro disegno e che da ultimo sono state acriticamente e maldestramente fatte proprie dall’Unione delle Curie della Sardegna (ne fanno parte i  sei Presidenti degli Ordini Forensi  e il Presidente di Tempio ne è Vice Presidente) e consacrate in un documento ufficiale che ha lasciato tutti a bocca aperta, sia per la sfrontatezza della tesi sostenuta, sia per i gravissimi effetti che tale documento può produrre.

Il Presidente del Consiglio dell’Ordine di Tempio ha poi espresso con maggiore chiarezza in una dichiarazione apparsa su La Nuova Sardegna di oggi il proprio pensiero: difenderemo Lanusei, Oristano e la Corte di Appello a Sassari, ma per quanto riguarda la Gallura ci batteremo solo per il Tribunale a Olbia; in ogni caso Tempio deve chiudere.

Non è necessario sottolineare cosa produrrebbe la soppressione del Tribunale per la nostra città e per tutto il territorio!

Olbia non concepisce in nessun campo un’idea di territorio che cresca in armonia e si sviluppi con equilibrio e pone tutte le proprie forze nella lotta interna a proprio esclusivo vantaggio.

E’ necessaria una mobilitazione forte e che esprima unità di cittadini, istituzioni e territorio.

Oramai siamo autorizzati a dire che purtroppo, per l’ennesima volta, Olbia costituisce un ostacolo per la sopravvivenza e la crescita del nostro territorio e saremo costretti a condurre una lotta durissima per contrastare il cinismo e la miopia di chi, forte dei numeri, non esita a sconvolgere gli equilibri delle comunità più prossime, già provate da una prolungata e profonda crisi economica.

Meetup 5 Stelle Tempio Pausania.

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