Tempio Pausania, Il Mercatino “Campagna Amica”. Lettera di Mario Addis, segretario del PD locale.

Tempio Pausania, 17 set. 2015-

Ricevo e pubblico la lettera del segretario del PD locale Mario Addis, già assessore al Commercio nella precedente amministrazione di Tempio.

” MERCATINO “Campagna amica”

In questi giorni tanti cittadini e commercianti mi hanno sollecitato a parlare dello spostamento del mercatino della Coldiretti da Piazza Gallura a Largo XXV aprile.

Il mercatino “Campagna amica” in Piazza Gallura è nato da una idea congiunta della Confcommercio con la Coldiretti e dalla immediata disponibilità della Giunta e dell’allora Assessore all’Agricoltura Vanni Bisson.

Il progetto fu poi portato a compimento, insieme alla Confcommercio, che diede il suo parere favorevole, con la sola condizione che l’ubicazione fosse in Piazza Gallura, ed agli operatori economici, dall’ex Assessore Luciano e dal sottoscritto per quanto di mia competenza.

Il mercatino del martedì fu pensato e voluto per dare un servizio aggiuntivo ai cittadini, che ora possono acquistare prodotti a chilometri zero controllati e garantiti dalla Coldiretti.

Un mercatino diverso da quello del sabato per i prodotti venduti ma soprattutto per il luogo di vendita. E ciò senza creare doppioni inutili.

Piazza Gallura è una ubicazione naturale vantaggiosa per i cittadini che possono usufruire anche delle numerose attività commerciali presenti.

Il mercatino in Piazza Gallura significa convincere le persone ad entrare al Corso, attraversare via Roma e le altre vie del Centro, passare davanti alle vetrine (diventando potenziali clienti) e arrivare al mercatino dopo aver “vissuto” la Città e averne animato il Centro valorizzando una parte importante della Città.

E’ facile immaginare che chi vorrà usufruire del nuovo mercatino, tempiese o forestiero, potrà parcheggiare in Via Stazione Vecchia, fare la spesa in Largo XXV aprile e subito dopo ripartire.

Il danno per la Città e per tanti operatori economici è evidente.

Ritornano le vecchie abitudini. Decisioni che erano state prese con larghe concertazioni e la partecipazione delle categorie interessate nell’interesse della Città vengono modificate in completa solitudine da chi vive nel Palazzo attento alle esigenze di pochi anziché alle necessità della Città.”

Mario Addis

Ex Assessore al Commercio

La lettera, inviataci dal segretario Mario Addis del Partito democratico locale, è stata anche pubblicata sui giornali ma l’interessato, che si ricorda essere stato assessore al commercio nella precedente giunta Frediani, ha voluto anche diffonderla attraverso questo blog, riconoscendone  la “non appartenenza” che rende questo spazio fruibile e mai condizionato da interessi di partiti. Lo spirito che ci contraddistingue, per chi ancora non l’avesse capito, è sempre il medesimo del 3 febbraio 2014, giorno e anno di nascita del blog che è diventato in questi 20 mesi circa di vita, un riferimento di libertà d’opinione e un sussidio per la popolazione del territorio che, anche se i denigratori la pensano diversamente, ne sta traendo pluralità di informazione.

Anche in questa circostanza, e chi ci conosce sa bene quanto siamo lontani dal PD o da qualsiasi altro partito o movimento, la posizione resta invariata, come sarà oggi e sempre. Il lavoro che facciamo ha questa impronta di stimolo per chi amministra e per chi non lo fa, per chi si guarda attorno e vede sempre più una stampa condizionata e/o  asservita, per chi si è stancato di sentire la stessa campana risuonare a morto o illuminare di finta sapienza le menti dei cittadini.

Veniamo ai fatti:

Caro Segretario Addis, nello specifico sono d’accordo con lei, come non esserlo. La stagnazione di questa situazione persiste e sarà così a lungo. I motivi, e la invito a leggere nella sezione  Economia oltre l’euro,  sono altri. Il suo partito è responsabile anche di questo sfacelo che inopinatamente viene chiamato Crisi ma che è voluto e pianificato seguendo una strategia di alto spessore criminale. Tuttavia, restando sul tema, le dico che ciò che è contenuto in questa lettera e di cui lei stessa, nella mail, mi ha chiesto un parere, è assolutamente condivisibile. Tutto, virgole comprese. 

Scrive bene, si tratta di decisioni inspiegabili così come la “spianata” iniziale della piazza più storica e bella della città. Si poteva e si doveva pensare ad altro, decisamente di più urgente e grave in questo momento. I problemi sono tanti e anche soffiare sul vento mentre il fuoco divampa è sicura morte e distruzione. Quei commercianti davano senso anche a quella piazza che un giorno la settimana era animata di gente e poteva anche usufruire dei servizi dei locali e degli esercizi commerciali che patiscono, così come tutti, l’assenza della buona politica, a livello generale. Il cittadino si sente isolato e senza motivazioni, seppure il sistema ha dato finte opportunità di relazioni virtuali che lasciano il tempo che trovano. Il mercatino in Piazza Gallura ha un senso, come un significato ha sempre avuto la piazza come luogo di incontri e di scambio. La scelta del Largo XXV aprile forse è stato motivato come “il luogo” deputato anche a questo mercatino, per concentrare tutto in quello spazio, così come il carnevale e le feste paesane e come quel mercato del sabato che poi prosegue sino a tutto il Corso Matteotti. Forse era questo il senso. In realtà scrive altrettanto bene quando afferma che da Piazza Gallura era facile percorrere tutta la restante parte del Corso, osservare la storica architettonica e magari comprare anche dell’altro. Una possibile ricaduta economica nella restante parte del centro di Tempio che non è solo il largo dove già sussiste il mercatino del sabato. Qualunque sia stata la motivazione di questa valutazione dell’attuale amministrazione, per ciò che concerne il mercatino “Campagna Amica”, è certo una scelta che lancia e lascia perplessità.

Qualche volta, mi permettio di scrivere, chi amministra dovrebbe avere sempre in agenda la programmazione e operare di concerto con tutti, dagli operatori del settore a tutte le realtà commerciali della città, i quali  dalla presenza della gente che “gira” traggono il loro reddito.

Caro Mario Addis, “Vae Victis”, l’ennesima conferma che il potere è la supremazia della forza sui diritti. Nulla di nuovo.

Cordialmente, Antonio Masoni

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