Tempio Pausania, ” Il Presidio non si schioda, sino a che non verranno accolte le istanze”. Visita a sorpresa di assessore regionale e vertici ATS al Dettori.

Tempio Pausania, 25 ott. 2018-

Non era prevista ma alla fine è venuta. L’assessore alla Sanità Luigi Arru, dopo essere stato a La Maddalena per parlare con gli occupanti del Paolo Merlo, è arrivato al Dettori. Con lui Fulvio Moirano, la D.ssa Virdis, direttrice sanitaria dell’Assl di Olbia.

foto Stefano Alias
foto Stefano Alias

A ricevere Arru e Moirano il sindaco Biancareddu il quale è stato informato solo all’ultimo momento della visita. Nel frattempo, un veloce passaparola in città ha fatto accorrere al presidio occupato da una settimana, una folla considerevole di persone, certo non disposte a perdere l’ìoccasione di poter esprimere il proprio dissenso su quanto sta accadendo a Tempio. Un ospedale storico, modello di efficienza e di qualità che si sta svuotando lentamente ed inesorabilmente sotto il feroce massacro dei “risparmiatori a prescindere”, cioè dirigenti e manager d’assalto che i conti se li son fatti sulla pelle e sui disagi della gente seguendo normatove aride di leggi inique, profondamente separate dalla situazione economica di questo momento storico-sociale.

La gente della Gallura è comunque stata civile, non ha messo in moto la macchina delle offese o peggio dei lanci di pomodori o uova, così come in tempi lontani venivano ricevute certe persone. Un silenzio tombale ha accolto la delegazione al suo ingresso dentro la sala presidio dell’occupazione, davanti al CUP ed alla portineria, con la zona bar poco avanti.

Ass. Arru con Mario Satta – foto Stefano Alias

E’ toccato al sindaco prendere la parola dopo gli interventi del coordinamento del presidio di occupazione che ha premesso, alla platea, interventi su larga scala e non casi sporadici e personali.

Le domande sono state calzanti, qui siamo preparati sulla materia seppure una farraginosa riforma abbia fatto di tutto per oscurare la necessaria chiarezza sull’argomento. Sigle ed acronimi oramai si conoscono e si sanno tradurre nella lingua dei comuni mortali, alieni ad inglesismi di comodo che hanno contribuito ad imbarbarire una materia che non ne aveva bisogno.

Interventi mirati, documentati, una serie interminabile di spiegazioni dell’assessore e dei vertici ATS. rassicurazioni, nessuna delle quali accettabile da chi si è stancato delle parole non seguite da fatti. Nonostante una legge approvata ad ottobre 2017, gli ospedali risentono delle  criticità note, mancanza di personale, svuotamaento dei reparti, assenza di prestazioni dentro il proprio ospedale, degenze ridotte al minimo, mancanza di farmaci e presidi a dir poco drammatica.

Si aspettano le deroghe, urgono medici, infermieri, medicinali, il punto nascite riaperto, i servizi depotenziati quanto si vuole ma aperti e funzionali al territorio. Non si faranno deroghe allì’assenza di queste deroghe. Non si faranno sconti a nessuno.

Non va bene, non va affatto bene assessore, nemmeno la sua affermazione, peraltro ribadita anche a La Maddalena, che i due ospedali non sono stati depotenziati. Di cosa parliamo? Lei è venuto qui perché a pochi mesi dalle elezioni e quindi dalla sua fine certa di mandato, ha voluto regalarci compassione di cui lei stesso non è capace. La sardità, di cui anche ieri ha avuto modo di rendersi conto dai racconti della gente, non è una sua dote. Ne è distante, almeno quanto noi dalla comprensione di questa riforma dove della Sardegna, della sua vastità di territorio e della sua limitata presenza umana, delle strade e della geografia si è scordato.

Che dire poi del DG Moirano (220.000 euro l’anno più altri 30 al raggiungimento degli obiettivi!!), il manager della mannaia, colui il quale ha disegnato una mappa della Sardegna studiandola con i grafici e le tabelle chilometriche. Il compito era togliere, non migliorare. O della Direttrice Sanitaria, che si dice in perfetta sintonia col nostro sindaco dal quale riceve puntualmente i richiami di disagio che arrivano dalla gente, che prende nota, che segna, che poi rassicura senza tener conto che determinate questioni sono ormai irrisolvibili senza quella dose corretta di umanizzazione della quale vi siete tutti privati. Era importante ridurre, accorpare, togliere, portare la gente a spasso per l’isola, da un capo all’altro, da Tempio a San Gavino o a Muravera per una mammografia. Altrimenti? Vai, corri dal privato se vuoi avere risposte.

La morte della Sanità Pubblica, avevate altri modi per decretarla. Il primo era dire che non ci può essere più quel che c’era prima, spiegandolo con motivi veri, precisi, senza far passare la gente per scema o pensare, cosa successa anche ieri, che qui nessuno ha capito la bontà di questo crimine contro la sanità pubblica. Altri spazi non ve ne sono. La sola arma che ci resta è resistere, non mollare mai, adesso la gente dopo anni che da questo spazio web si è predicato a vuoto, ha capito cosa ci sia dietro lo scippo in toto dello stato sociale.

E non ci fate passare per incompetenti, perché se non quanto voi ma quasi, le cose le conosciamo.

Presidio era e presidio sarà.

Pubblicheremo il video dell’intero incontro nel tardo pèomeriggio.

Antonio Masoni

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